Back to school: il ritorno a scuola che piace ai genitori, anche per il cibo! Intervista a Daniela Fabbi di CIRFOOD
Settembre è il mese dei nuovi inizi e dei buoni propositi, ma soprattutto il mese del ritorno a scuola per migliaia di studenti e studentesse, docenti, collaboratori e personale scolastico. Dopo la pausa estiva, il rientro diventa anche un’occasione per riprendere una sana routine e, per chi frequenta le scuole, per poter fruire dei servizi della ristorazione scolastica.
Come viene percepito questo momento dalle famiglie? Se il ritorno a scuola è certamente molto atteso, cosa pensano i genitori del ruolo svolto dai servizi di mensa scolastica?
Queste sono alcune delle domande a cui risponde “Back to school – Percezione del servizio di refezione scolastica da parte delle famiglie italiane”, ricerca condotta da Nomisma per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT. Per la maggior parte dei genitori, il momento del pasto a scuola è di grande importanza perché favorisce la socializzazione, contribuisce a una nutrizione equilibrata e assicura un pasto sano ad un prezzo accessibile, contribuendo a contrastare la povertà alimentare. Ma per conoscere meglio i risultati dell’interessante indagine abbiamo intervistato Daniela Fabbi, Direttore Comunicazione e Marketing CIRFOOD.
Back to school: qual è l’opinione delle famiglie sul pasto a scuola dei bambini e dei ragazzi?
Nove famiglie su dieci tra quelle intervistate per l’indagine si avvalgono della refezione scolastica, una percentuale altissima che evidenzia come questo servizio coinvolga tanti bambini e bambine e altrettante famiglie e come il suo impatto sia molto esteso.
È interessante, dunque, indagare come viene percepito questo momento della giornata scolastica. Ecco perché, dopo essersi occupati della pausa pranzo dei lavoratori e della ristorazione ospedaliera, CIRFOOD e Nomisma hanno voluto nuovamente approfondire la percezione che le famiglie hanno di questi servizi, in continua evoluzione.
Quali sono i principali risultati dell’indagine?
D.F.: “L’indagine ha innanzitutto messo in luce un’opinione molto positiva da parte delle famiglie italiane intervistate riguardo al servizio di ristorazione scolastica (il servizio di refezione viene apprezzato nel 72% dei casi) ed emerge una profonda consapevolezza del suo ruolo fondamentale sia per gli aspetti nutrizionali, sia per il benessere sociale e psicologico degli studenti. Il 94% dei genitori considera, infatti, la mensa un momento essenziale per favorire la socializzazione e l’89% la ritiene uno strumento importante per promuovere l’inclusione e ridurre le disparità in classe. Al contempo anche la varietà del menu è molto apprezzata: le famiglie esprimono, infatti, soddisfazione per l’offerta di pasti salutari ed equilibrati ad un prezzo accessibile. Inoltre, l’88% vede il servizio di refezione scolastica come un sostegno indispensabile nella gestione della vita quotidiana, nell’educazione alimentare e nella prevenzione dei disturbi alimentari, un fenomeno, quest’ultimo, che colpisce il 7% delle famiglie intervistate: una percentuale che, seppur limitata, dimostra come l’incidenza dei sia purtroppo consistente, già dai 6 ai 14 anni”.
La ristorazione scolastica rappresenta un momento educativo e formativo per bambini e ragazzi. Qual è l’opinione delle famiglie a tal proposito?
D.F.: “Le famiglie italiane riconoscono pienamente il valore educativo e formativo della ristorazione scolastica, che va oltre la semplice nutrizione. I genitori intervistati considerano il pasto a scuola un’opportunità per apprendere abitudini alimentari sane e corrette. Questo è particolarmente importante, soprattutto per le fasce più giovani della popolazione, in un’epoca in cui i disturbi alimentari sono in aumento e l’educazione a tavola diventa uno strumento chiave per la prevenzione. Oltre agli aspetti legati alla salute, il pasto a scuola viene anche visto come occasione per affrontare temi più ampi come la sostenibilità ambientale, la riduzione degli sprechi e la raccolta differenziata. Le famiglie apprezzano anche l’importanza del pasto a scuola nel promuovere valori sociali e culturali, come l‘inclusione e la socialità. La mensa scolastica diventa così per le famiglie uno spazio fondamentale per la crescita sociale ed educativa, permettendo a ragazze e ragazzi di imparare a integrarsi con gli altri in un contesto di condivisione e rispetto, che contribuisce a migliorare le abitudini e la consapevolezza delle nuove generazioni”.
Varietà di cibi, attenzione alla stagionalità, porzioni adeguate sono tutte caratteristiche del servizio di ristorazione scolastica che aiutano gli alunni e le alunne delle scuole ad assimilare i principi di un’alimentazione sana ed equilibrata. Le famiglie sono consapevoli di questi insegnamenti? Si rispecchiano anche a casa oppure fuori da scuola si comportano in maniera differente?
D.F.: “Lo scenario messo in luce dalla ricerca è singolare, perché evidenzia una dicotomia di abitudini. Se, da un lato, i genitori apprezzano il servizio nelle scuole perché consente ai bambini e alle bambine di consumare un’ampia varietà di cibi come zuppe, legumi e verdure – alimenti meno diffusi a casa – dall’altro, per i pasti casalinghi, le famiglie tendono ad orientarsi maggiormente verso pasti come hamburger, pizza e snack. Ciononostante, il 36% cerca di preparare porzioni equilibrate, diversificando la dieta e coinvolgendo i figli nella preparazione dei pasti. Questo dimostra che, anche se le abitudini alimentari domestiche possono variare, esiste una crescente consapevolezza sull’importanza di adottare pratiche alimentari sane a tavola, un segnale incoraggiante per il futuro benessere della comunità.”
CIRFOOD si interroga da tempo sulla percezione della ristorazione scolastica, quali sono le iniziative e le azioni messe in campo per proporre un servizio coerente con i principi e gli obiettivi dell’azienda? Avete previsto delle novità rispetto a questo “Back to school”?
D.F.: “Le azioni di CIRFOOD nascono dal desiderio di offrire un servizio di qualità e, al contempo, un supporto concreto alle famiglie, che vedono nella ristorazione scolastica un alleato prezioso per la crescita, il benessere dei loro figli e – come anticipato – per una migliore gestione del bilanciamento tra vita privata e lavoro. Per questo, è essenziale la collaborazione con nutrizionisti ed esperti per garantire una varietà di piatti sani, che rispettano la stagionalità e valorizzano le tradizioni locali. Azioni e principi che, in parallelo, promuovono una cultura basata sulla sostenibilità, coinvolgendo attivamente bambini e scuole in iniziative di sensibilizzazione.
In occasione dell’avvio di quest’anno scolastico, CIRFOOD ha introdotto nuovi programmi educativi che vedranno studentesse e studenti protagonisti di progetti di riduzione degli sprechi e promozione di un consumo consapevole, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie adatte ai veri nativi digitali.”
I genitori, in conclusione, sono convinti che il pasto condiviso con compagne e compagni di classe e insegnanti rappresenti un momento di grande importanza per la crescita dei propri figli. Complessivamente si ritengono soddisfatti della proposta sana della refezione scolastica, sebbene manchi ancora una piena corrispondenza delle stesse abitudini alimentari anche a casa. La ricerca condotta da Nomisma per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT fornisce, dunque, una panoramica positiva, che guarda al recente ritorno a scuola con fiducia.
Immagine in evidenza di: CIRFOOD
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