Arcangelo Dandini festeggia i 10 anni di Supplizio aprendo la terza sede a Roma
Il protagonista è il supplì alla romana, croccante, con una panatura realizzata a mano grattugiando un pane cotto nel forno a legna, e poi il tutto fritto in un olio alto oleico: nel menu troviamo i suoi must come il Croccante di baccalà e Ajioli, le Polpette di alici con il ‘Mio Garum’ e ancora la Crema fritta.
Il format si allarga e aggiunge piatti della tradizione romana che cambiano e ruotano durante la settimana per proporre una scelta variegata agli habitués, come gli Gnocchi alla romana (con sopra cacio e pepe, burro e salvia o burro e alici), i Cannolicchi (con pomodoro, pecorino, aglio e peperoncino) e la Trippa. Il supplì si gusta take away, ma anche al tavolo, con degustazione di vini biologici o da agricoltura differenziata, per una nuova attenzione alla sostenibilità ed a un’etica culinaria verso l’ospite.
[[ima2]]Supplizio, per Arcangelo Dandini, è un’estensione del suo lavoro di chef: negli anni Dandini è diventato a buon diritto un punto di riferimento per la ristorazione romana, grazie a un percorso storico, appassionato e costante nel tempo. Uno chef che ha mantenuto la sua personalità a prescindere dalle contaminazioni e dalle mode del momento. Una personalità forte come sono forti i suoi must, proprio come il supplì, simbolo della cucina romana, rivisto a modo suo nella scelta qualitativa degli ingredienti soprattuto, ma anche nella tecnica di cottura.
[[ima3]]«Il cibo è memoria. Sui sapori dei miei ricordi elaboro la carta dei miei ristoranti e dedico continuamente piatti a quello che ho vissuto».
[[ima4]]La bottega di cibo di strada Supplizio nasce nel 2014 da un’idea di Arcangelo Dandini. Un progetto con il quale ha voluto esprimere la propria passione per il supplì e per il cibo di strada in generale. Chiamarla passione è fin quasi riduttivo: «Supplizio nasce da una mia ‘ossessione alimentare’, nel senso buono del termine. Da bambino, durante le estati al mare passate ad Anzio, mia madre mi portava sempre in una rosticceria del posto e per merenda mangiavamo il supplì. Qui è nato l’amore, che poi in età adulta si è trasformato in qualcosa di più: mangiavo i supplì in tutte le rosticcerie di Roma e cercavo sempre il migliore», racconta Dandini.
E ora, mentre festeggia il decimo compleanno della sua insegna, apre una terza bottega, in Via Bergamo 24, nel quartiere Pinciano – Salario, che si aggiunge a quelle di Via dei Banchi Vecchi 143 e al banco all’interno del Mercato Centrale di Roma Termini, nate dalla sinergia con Fabrizio Piazzolla.
[[ima5]]«Perché ora ho scelto via Bergamo? Una sera, appena uscito dal cinema, avevo una gran voglia di andare a mangiare qualcosa, e così mi sono reso conto delle altre botteghe già presenti nella strada: mi trovavo in una vera via dello street food, il luogo ideale per questa mia nuova avventura», racconta.
Tanti auguri Supplizio!