Sicilia En Primeur 2024: la presidente Mariangela Cambria e la visione futura del vino siciliano
Le anteprime siciliane appena concluse hanno celebrato un doppio anniversario per questa isola meravigliosa: 25 anni di Assovini Sicilia e 20 anni di Sicilia En Primeur. Una riflessione importante sulla capacità della Sicilia di fare sistema con risultati concreti e un futuro dove le ricchezze varietali dell’isola porteranno visitatori sempre più attratti dai vini identitari e di alto livello, in ogni angolo della Trinacria.
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Mattia Filippi co-fondatore di Uva Sapiens, società che si occupa di consulenza vitivinicola, ha descritto una vendemmia 2023 performante sul profilo qualitativo e organolettico. Proprio dal Mangia’s di Cefalù si sono concentrati gli assaggi di tutti i produttori associati e le masterclass di approfondimento che i Past President e il Master of Wine Pietro Russo hanno permesso ai giornalisti invitati di comprendere appieno sia l’annata sia gli stili e le biodiversità che, anno dopo anno, mappano una Sicilia dove alcuni vitigni stanno evolvendo con espressioni più glocal. Fenomeno da osservare con estrema curiosità.
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Grillo e Catarratto si spartiscono la vetrina dei vitigni a bacca bianca, il primo con l’attitudine di creare vini che si elevano nel tempo e il secondo con espressioni più internazionali molto convincenti. I vari Nero d’ Avola, Frappato, Nerello Mascalese, Perricone e qualche vitigno reliquia in via di sperimentazione testimoniano una Sicilia del futuro dove lo stile si orienta all’ eleganza, freschezza e versatilità. Una nota di riflessione anche per il Syrah che in purezza o in blend narra nei calici una mediterraneità in evoluzione.
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Il convegno di Cefalù presidiato da Mariangela Cambria di Assovini Sicilia ha narrato con autorevoli relatori al suo fianco quanto l’isola sia stata segnata da cambiamenti radicali per la produzione dei vini. Per la prima volta una donna alla presidenza di questa associazione nata venticinque anni fa. Messinese, laureata in economia e commercio con 110 e lode, mamma, imprenditrice di successo dove presta il suo talento nell’azienda di famiglia, etnea, Cottanera.
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Una presidente che ha saputo comunicare un messaggio su cui riflettere: «La mia visione nasce da quello che ho imparato in undici anni di consiglio in Assovini, prima di questa presidenza. Ho saputo ascoltare – chiosa la Cambria – far tesoro di quanto accadeva e imparato a fare squadra. Secondo me serve comunicare di più perché la parola serve per creare, magari discutendo su visioni differenti ma occorre il confronto da parte di tutti i soci del nostro gruppo».
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«Ho lavorato moltissimo per questo convegno perché era un mio dovere far arrivare a tutti un progetto che i fondatori di Assovini Sicilia, Diego Planeta, Lucio Tasca e Giacomo Rallo, hanno iniziato per la nostra terra e modificato il volto dell’isola – continua Cambria -. Un grande insegnamento che i giovani devono avere. Ho iniziato questa presidenza con la trasparenza di chiedere ed ottenere un sostegno da parte di tutti i consiglieri e gli associati perché dobbiamo programmare nuove sfide e vincerle. Da soli non si va da nessuna parte. Oggi con questo anniversario lo possiamo attestare con gioia. Un grazie importante alla vicepresidente Lilli Fazio, altra donna siciliana di grande talento, che mi ha supportato per questo convegno di Cefalù. Un simposio per riflettere sul passato, presente e immaginare un futuro per le next generation. I nostri figli devono capire il senso del lavoro, il sacrificio, e i risultati che arrivano con il confronto. La Sicilia deve rimanere autentica».