Herbalis di Poli, l’amaro che vuole essere buono per lo spirito e per il corpo

Non solo erbe e spezie, ma anche storia, esplorazioni, scienza e cultura. Questi sono gli ingredienti del nuovo amaro officinale prodotto dalle Distillerie Poli di Schiavon: si chiama Herbalis ed è frutto soprattutto dello studio di Jacopo Poli, sempre appassionato e visionario, che ha voluto fare un salto nella tradizione, anche con la collaborazione di un erborista.

«Il progetto nasce dalla volontà di usare le botaniche per curarsi – spiega Jacopo Poli – Quando queste contengono un principio attivo, possono essere utili al nostro organismo. Sono rimedi naturali».

[[ima2]]L’idea era quindi fare un amaro che fosse buono al sapore, ma anche buono per lo stato di salute, sempre nelle giuste misure, si intenda. Così Jacopo Poli, partendo dallo storico medico Galeno, passando dai viaggi di Marco Polo alla ricerca delle spezie in Cina e dalle esplorazioni sulle rotte di Magellano, ha iniziato a pensare a quali botaniche utilizzare per realizzare questo nuovo amaro che, anche grazie agli stimoli di Meregalli Spirits che distribuisce i prodotti Poli da oltre 35 anni, doveva anche avere uno stile giovane e fresco.

Nasce così Herbalis, che è realizzato dall’infusione di 15 botaniche officinali differenti in brandy invecchiato tre anni. E che si distingue per cinque caratteristiche organolettiche: le note agresti e mentolate, date dal Rosmarino, dalla Salvia, dalla Menta e dall’Origano; poi arrivano le note agrumate dell’Arancio dolce, dell’Arancio amaro e del Limone; a seguire le sensazioni anisate e dolci del Coriandolo, della Liquirizia e del Finocchio; poi quelle balsamiche e resinose del Cardamomo e del Ginepro ed infine quelle amaricanti dell’Assenzio romano, del Carciofo e dell’Abrotano.

[[ima3]]Herbalis va ad affiancare lo storico Vaca Mora, l’amaro di stile galenico a base di radici e spezie creato dal fondatore della distilleria, Gio Batta Poli.

«Noi abbiamo cercato di riportare in distilleria le competenze erboristiche – spiega Jacopo Poli – Il nome Herbalis spiega già il concetto. Si parte dalle erbe officinali, poi unite secondo una certa proporzione e poi mescolate a mano. Abbiamo interpellato un erborista di Bassano del Grappa, Marco Martino, e gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa delle botaniche da usare nel nostro amaro. Da qui, poi, la scelta delle 15 botaniche da usare». E per arrivare a tanto ci sono voluti tra anni di progettazione e di studio.

[[ima4]]Herbalis è anche il primo prodotto del progetto Accademia Botanica tramite il quale la Poli punta a valorizzare l’uso erboristico delle piante officinali in ambito liquoristico. Anche perché fin dal 1898 la famiglia Poli usa materie prime naturali per la preparazione dei propri infusi.

Con questo amaro sono stati creati da Massimo Sandri, barman e titolare di Roots cocktail bar di Bassano del Grappa, due cocktails: Herbalis Americano (3 cl Amaro Poli Herbalis,  3 cl Vermouth Poli Gran Bassano Bianco, top seltz) e Herbalis Gimlet (5 cl Amaro Poli Herbalis, 2,5 cl cordial di agrumi home made e profumo al finocchietto).

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