Idee in fermento: Molino Casillo porta la qualità del germe di grano a CIBUS, Parma

Idee in fermento – it’s time to taste: non poteva che siglarsi così l’appuntamento di Molino Casillo a CIBUS 2024, il salone internazionale dell’alimentazione, in scena a Parma dal 7 al 10 maggio, teatro delle più grandi eccellenze del nostro Buon Paese; idee in fermento perché attraverso un ricco palinsesto, animato da numerosi professionisti del mondo degli sfarinati, va a comporsi una narrazione deliziosa del mondo bakery, della tradizione pastaia e, naturalmente, dell’arte della pizza, di cui è protagonista la vasta gamma di prodotti Molino Casillo, in maniera Origine, la linea super-premium di farine con germe di grano; it’s time to taste, perché masterclass dopo masterclass, viene offerta la possibilità di assaporare la qualità e la bontà delle creazioni ideate da pizzaioli, maestri pastai e panificatori per l’occasione.

Ma per Molino Casillo, CIBUS diventa anche uno spazio per riflettere sul tema dell’Intelligenza Artificiale e dell’Extended reality – in collaborazione con Hevolus (leader internazionale nello sviluppo di tecnologie per customer journey phygital e immersive) – introducendo uno strumento indispensabile per affacciarsi al futuro con uno sguardo attento, curioso e per offrire al consumatore finale – oltre che ai professionisti del settore – un’esperienza innovativa e pienamente soddisfacente non solo dal punto di vista qualitativo del prodotto, ma anche della condivisione del proprio know-how. Attraverso un visore Meta Quest, infatti, sarà possibile godersi in piena fiera, una masterclass virtuale in compagnia dello specialist Molino Casillo Salvatore Vullo, interagire con i prodotti, accedere a ricette, all’apporto nutrizionale della farina e dei suoi derivati, ricevere informazioni relative alla filiera: insomma, immergersi nel mondo Molino Casillo da qualsiasi parte del mondo. «Sempre più aziende del settore alimentare stanno interessandosi al mondo dell’intelligenza artificiale per offrire ai clienti una narrazione esaustiva, permettendo l’accesso a esperienze e informazioni utili fornite direttamente dagli esperti – in questo caso dal team Molino Casillo; prossimamente, sarà possibile persino scegliere il tone of voice a seconda del destinatario delle informazioni, per cui il linguaggio sarà più tecnico, quando rivolto agli addetti ai lavori, e più familiare a chiunque acquisti un pacco di farina Molino Casillo nella grande distribuzione, il tutto attraverso l’uso di un QR code», commenta Stefano Tangari, specialista Hevolus.

Ma ora spazio alle golosissime masterclass della prima giornata di Idee in fermento – it’s time to taste; a presentarle la conduttrice Barbara Politi, per un viaggio di gusto e qualità del mondo degli sfarinati Molino Casillo.

 

BAKERY TIME
Ritorno al PassatoFRANCESCO ARENA

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La Sicilia, i suoi profumi e una storia di pane raccontata da un maestro d’eccezione, Francesco Arena, panificatore di terza generazione a Messina. Perché tutto ha inizio nel ’39, quando sua nonna apre per la prima volta il forno di famiglia che oggi continua a emozionare, a sprigionare le calde note di pane appena sfornato, a preservare un sapore genuino, servendosi però della preziosa innovazione delle farine Molino Casillo linea Origine arricchite con germe di grano, la parte più preziosa del chicco, da cui nasce e si sviluppa la nuova pianta; un nucleo ricco di sostanze nutritive e benefiche per l’organismo, in grado di potenziare anche la fragranza di ogni creazione. Quella presentata da Francesco Arena è davvero speciale: perché il suo ritorno al passato è la merenda dei nonni in Sicilia, pane e arancia. A cui Francesco aggiunge della frutta secca – mandorle -, uvetta e capperi canditi.

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«Si tratta di un pane realizzato con farina Origine integrale con germe di grano, che subisce una fermentazione di 48 ore, a cui segue la pezzatura, quindi la cottura. L’impasto però viene impreziosito da arancia profumata, capperi canditi e uvetta», tanto da ricordare il gusto del panettone, come sottolinea giustamente la presentatrice Barbara Politi. Può essere accompagnato da topping di ogni sorta, eppure la ricchezza al palato è tale da rendere questo prodotto perfetto anche in forma assoluta; una delizia, d’altronde, accessibile a tutti essendo il pane un ingrediente popolare, la cui arte Arena coltiva in famiglia; un mestiere a cui finalmente viene riconosciuta la giusta dignità. Dal passato, a un futuro che profuma di pane. Che profuma di buono.

 

 

PASTA TIME
La pasta emiliana si contamina di Puglia DOMENICO BELLIZZI

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La pasta, questo grande amore di ogni italiano, che nella masterclass firmata dal pasta-specialist Domenico Bellizzi lega attraverso una sfoglia fresca dorata due regioni del Buon Paese, la Puglia e l’Emilia Romagna, terra d’origine del tortello. Domenico Bellizzi, è originario di Bari, cresciuto a pasta e fantasia in una piccola grande famiglia della pasta: furono i suoi genitori, infatti, ad aprire la loro bottega nel 1982. Da qui, una grande passione che oggi porta Domenico a CIBUS e alla realizzazione di un goloso tortello – «un formato ideale per creazioni gourmet» commenta Bellizzi – farcito con burrata d’Andria e capocollo di Martina Franca, due specialità made in Puglia. L’impasto viene realizzato con una semola Top gialla Molino Casillo, trafilato successivamente al bronzo; proporzionalmente, per ogni kg di farina, corrispondono 5 uova; poi è tutta questione di riposo, di tempo, tra i più preziosi degli ingredienti, necessari affinché si sviluppi la rete glutinica.

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Perché scegliere proprio la trafila a bronzo? «È fondamentale per ottenere una lavorazione quanto più artigianale, il cui risultato si avvicina molto a quello della lavorazione al matterello. Purché se ne rispetti la temperatura, per garantire alla pasta una buona tenuta di colore e consistenza. Al resto, dopotutto, ci pensa la farina: questa semola, infatti, è un grande aiuto per noi pastai dal momento che l’impasto non è soggetto a indurimento», aggiunge Bellizzi. Merito anche del termo-trattamento a cui è sottoposta la semola, un processo che, in particolare nel periodo estivo, abbassa notevolmente il rischio di infestazione da insetti date le alte temperature e un alto tasso di umidità. Ma torniamo all’impasto: una volta pronto, si stende e si ricavano dei quadrotti; vengono spennellati con dell’uovo o anche solo con dell’acqua, quindi si procede con la farcitura, una massa morbida di burrata e capocollo. Cottura e, signore e signori, il condimento: un ragù rustico di cardoncello, capocollo – per aggiungere un tocco crunch – e zest di arancia, che lascia il palato fresco, pronto al prossimo boccone. Si chiude con pomodoro cotto al forno, dolce, un po’ fumè e, come Puglia vuole, tarallo sbriciolato. What else?

 

PIZZA TIME
Padellino al germe di grano a quattro mani – PAOLO DI PIETRO e SALVATORE MARCOLETTI

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La pizza è sempre una buona idea e questa volta ci porta ancora in Sicilia, terra d’origine dei due protagonisti della terza e ultima masterclass del giorno#1 a CIBUS, Paolo Di Pietro e Salvatore Marcoletti che, insieme, si sono cimentati in una creazione sfiziosa, a dir poco irresistibile: la pizza al padellino, ideale per un antipasto stuzzicante in pizzeria grazie al suo guscio croccante e a una scioglievolezza marcata al primo morso, scrigni di farciture goduriose.

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L’impasto, in questo caso, viene realizzato con una farina linea Origine Cereal Pizza, quindi una tipo 1 arricchita con semi e cereali, elementi che accentuano sapori e profumi, e che contribuiscono al normale funzionamento del metabolismo energetico. Ma come ottenere quel piacevole crunch esterno e un effetto nuvola al primo assaggio? L’impasto subisce una prima cottura all’80% per circa 5 minuti a 220°; poi, in seguito al taglio, si prosegue con la seconda cottura alla stessa temperatura. Un croccante sonoro, tanta fragranza e poi, leggerezza assoluta: ma la delizia non finisce qui. Il padellino Di Pietro/Marcoletti, infatti, viene farcito con mortadella, pesto di pistacchio di Bronte, stracciatella freschissima e zest di limone. Da perdere la testa!

 

E ora, spazio alla nostra fotogallery con gli scatti della quattro giorni di Molino Casillo a CIBUS 2024.

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Idee in fermento: Molino Casillo porta la qualità del germe di grano a CIBUS, Parma

Idee in fermento – it’s time to taste: non poteva che siglarsi così l’appuntamento di Molino Casillo a CIBUS 2024, il salone internazionale dell’alimentazione, in scena a Parma dal 7 al 10 maggio, teatro delle più grandi eccellenze del nostro Buon Paese; idee in fermento perché attraverso un ricco palinsesto, animato da numerosi professionisti del mondo degli sfarinati, va a comporsi una narrazione deliziosa del mondo bakery, della tradizione pastaia e, naturalmente, dell’arte della pizza, di cui è protagonista la vasta gamma di prodotti Molino Casillo, in maniera Origine, la linea super-premium di farine con germe di grano; it’s time to taste, perché masterclass dopo masterclass, viene offerta la possibilità di assaporare la qualità e la bontà delle creazioni ideate da pizzaioli, maestri pastai e panificatori per l’occasione.

Ma per Molino Casillo, CIBUS diventa anche uno spazio per riflettere sul tema dell’Intelligenza Artificiale e dell’Extended reality – in collaborazione con Hevolus (leader internazionale nello sviluppo di tecnologie per customer journey phygital e immersive) – introducendo uno strumento indispensabile per affacciarsi al futuro con uno sguardo attento, curioso e per offrire al consumatore finale – oltre che ai professionisti del settore – un’esperienza innovativa e pienamente soddisfacente non solo dal punto di vista qualitativo del prodotto, ma anche della condivisione del proprio know-how. Attraverso un visore Meta Quest, infatti, sarà possibile godersi in piena fiera, una masterclass virtuale in compagnia dello specialist Molino Casillo Salvatore Vullo, interagire con i prodotti, accedere a ricette, all’apporto nutrizionale della farina e dei suoi derivati, ricevere informazioni relative alla filiera: insomma, immergersi nel mondo Molino Casillo da qualsiasi parte del mondo. «Sempre più aziende del settore alimentare stanno interessandosi al mondo dell’intelligenza artificiale per offrire ai clienti una narrazione esaustiva, permettendo l’accesso a esperienze e informazioni utili fornite direttamente dagli esperti – in questo caso dal team Molino Casillo; prossimamente, sarà possibile persino scegliere il tone of voice a seconda del destinatario delle informazioni, per cui il linguaggio sarà più tecnico, quando rivolto agli addetti ai lavori, e più familiare a chiunque acquisti un pacco di farina Molino Casillo nella grande distribuzione, il tutto attraverso l’uso di un QR code», commenta Stefano Tangari, specialista Hevolus.

Ma ora spazio alle golosissime masterclass della prima giornata di Idee in fermento – it’s time to taste; a presentarle la conduttrice Barbara Politi, per un viaggio di gusto e qualità del mondo degli sfarinati Molino Casillo.

 

BAKERY TIME
Ritorno al PassatoFRANCESCO ARENA

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La Sicilia, i suoi profumi e una storia di pane raccontata da un maestro d’eccezione, Francesco Arena, panificatore di terza generazione a Messina. Perché tutto ha inizio nel ’39, quando sua nonna apre per la prima volta il forno di famiglia che oggi continua a emozionare, a sprigionare le calde note di pane appena sfornato, a preservare un sapore genuino, servendosi però della preziosa innovazione delle farine Molino Casillo linea Origine arricchite con germe di grano, la parte più preziosa del chicco, da cui nasce e si sviluppa la nuova pianta; un nucleo ricco di sostanze nutritive e benefiche per l’organismo, in grado di potenziare anche la fragranza di ogni creazione. Quella presentata da Francesco Arena è davvero speciale: perché il suo ritorno al passato è la merenda dei nonni in Sicilia, pane e arancia. A cui Francesco aggiunge della frutta secca – mandorle -, uvetta e capperi canditi.

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«Si tratta di un pane realizzato con farina Origine integrale con germe di grano, che subisce una fermentazione di 48 ore, a cui segue la pezzatura, quindi la cottura. L’impasto però viene impreziosito da arancia profumata, capperi canditi e uvetta», tanto da ricordare il gusto del panettone, come sottolinea giustamente la presentatrice Barbara Politi. Può essere accompagnato da topping di ogni sorta, eppure la ricchezza al palato è tale da rendere questo prodotto perfetto anche in forma assoluta; una delizia, d’altronde, accessibile a tutti essendo il pane un ingrediente popolare, la cui arte Arena coltiva in famiglia; un mestiere a cui finalmente viene riconosciuta la giusta dignità. Dal passato, a un futuro che profuma di pane. Che profuma di buono.

 

 

PASTA TIME
La pasta emiliana si contamina di Puglia DOMENICO BELLIZZI

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La pasta, questo grande amore di ogni italiano, che nella masterclass firmata dal pasta-specialist Domenico Bellizzi lega attraverso una sfoglia fresca dorata due regioni del Buon Paese, la Puglia e l’Emilia Romagna, terra d’origine del tortello. Domenico Bellizzi, è originario di Bari, cresciuto a pasta e fantasia in una piccola grande famiglia della pasta: furono i suoi genitori, infatti, ad aprire la loro bottega nel 1982. Da qui, una grande passione che oggi porta Domenico a CIBUS e alla realizzazione di un goloso tortello – «un formato ideale per creazioni gourmet» commenta Bellizzi – farcito con burrata d’Andria e capocollo di Martina Franca, due specialità made in Puglia. L’impasto viene realizzato con una semola Top gialla Molino Casillo, trafilato successivamente al bronzo; proporzionalmente, per ogni kg di farina, corrispondono 5 uova; poi è tutta questione di riposo, di tempo, tra i più preziosi degli ingredienti, necessari affinché si sviluppi la rete glutinica.

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Perché scegliere proprio la trafila a bronzo? «È fondamentale per ottenere una lavorazione quanto più artigianale, il cui risultato si avvicina molto a quello della lavorazione al matterello. Purché se ne rispetti la temperatura, per garantire alla pasta una buona tenuta di colore e consistenza. Al resto, dopotutto, ci pensa la farina: questa semola, infatti, è un grande aiuto per noi pastai dal momento che l’impasto non è soggetto a indurimento», aggiunge Bellizzi. Merito anche del termo-trattamento a cui è sottoposta la semola, un processo che, in particolare nel periodo estivo, abbassa notevolmente il rischio di infestazione da insetti date le alte temperature e un alto tasso di umidità. Ma torniamo all’impasto: una volta pronto, si stende e si ricavano dei quadrotti; vengono spennellati con dell’uovo o anche solo con dell’acqua, quindi si procede con la farcitura, una massa morbida di burrata e capocollo. Cottura e, signore e signori, il condimento: un ragù rustico di cardoncello, capocollo – per aggiungere un tocco crunch – e zest di arancia, che lascia il palato fresco, pronto al prossimo boccone. Si chiude con pomodoro cotto al forno, dolce, un po’ fumè e, come Puglia vuole, tarallo sbriciolato. What else?

 

PIZZA TIME
Padellino al germe di grano a quattro mani – PAOLO DI PIETRO e SALVATORE MARCOLETTI

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La pizza è sempre una buona idea e questa volta ci porta ancora in Sicilia, terra d’origine dei due protagonisti della terza e ultima masterclass del giorno#1 a CIBUS, Paolo Di Pietro e Salvatore Marcoletti che, insieme, si sono cimentati in una creazione sfiziosa, a dir poco irresistibile: la pizza al padellino, ideale per un antipasto stuzzicante in pizzeria grazie al suo guscio croccante e a una scioglievolezza marcata al primo morso, scrigni di farciture goduriose.

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L’impasto, in questo caso, viene realizzato con una farina linea Origine Cereal Pizza, quindi una tipo 1 arricchita con semi e cereali, elementi che accentuano sapori e profumi, e che contribuiscono al normale funzionamento del metabolismo energetico. Ma come ottenere quel piacevole crunch esterno e un effetto nuvola al primo assaggio? L’impasto subisce una prima cottura all’80% per circa 5 minuti a 220°; poi, in seguito al taglio, si prosegue con la seconda cottura alla stessa temperatura. Un croccante sonoro, tanta fragranza e poi, leggerezza assoluta: ma la delizia non finisce qui. Il padellino Di Pietro/Marcoletti, infatti, viene farcito con mortadella, pesto di pistacchio di Bronte, stracciatella freschissima e zest di limone. Da perdere la testa!

 

E ora, spazio alla nostra fotogallery con gli scatti della quattro giorni di Molino Casillo a CIBUS 2024.

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