Azienda Agricola Circe: quando la sostenibilità non è una bufala
C’è spazio per un modo virtuoso di fare impresa anche in una realtà industriale globalizzata come quella odierna? La risposta è: sì, c’è e può funzionare bene. Lo abbiamo visto con il progetto birra Biova, ma lo approfondiremo ancora meglio qui, con l’esempio dell’Azienda Agricola Circe, che – nella tenuta di Pontinia (LT), nell’Agro Pontino laziale – produce mozzarelle, burrate e altre specialità casearie col latte fresco munto quotidianamente dalle sue bufale. Una realtà dove l’eccellenza del prodotto finale va a braccetto con la sostenibilità ambientale e con una grande attenzione al benessere animale. Scopriamo insieme come.
Bufale belle e sane: la vera risorsa dell’Azienda Agricola Circe
Siamo a Pontinia, in un’area di campagna compresa tra i fiumi Ufente e Selcella, a pochi chilometri dal mare del Circeo, da un lato, e dai monti Lepini dall’altro. Un contesto che offre abbondanti spazi e un clima ideale sia per l’agricoltura, sia per l’allevamento. Non è quindi un caso che proprio qui è nato e si è sviluppato il progetto dell’Azienda Agricola Circe. Gran parte dei 310 ettari di terra, cui se ne aggiungono altri 400 ad uso agricolo in provincia di Terni, sono coltivati a mais, grano da foraggio, loietto, erba medica e veccia, usati soprattutto per alimentare gli oltre duemila capi di bufali allevati.
“Sono loro la nostra vera e insostituibile risorsa” afferma Edoardo Benedetti Panici, amministratore e socio della Società Cooperativa Agricola Circe. E come tale vengono trattati, come dimostra la grande attenzione al benessere animale, tema oggi sempre più centrale. A partire dagli ampi spazi dedicati alla stabulazione libera, con piscine d’acqua corrente in cui possono immergersi e trovare sollievo dal caldo, che soffrono molto. Ma il comfort è garantito anche dai paddock all’aperto, dotati di tettoie, docce in acciaio inox e cuccette per il riposo. Poi ci sono le stalle: concepite con un sistema di ventilazione automatico che regola costantemente temperatura e umidità in funzione del clima esterno, hanno coperture coibentate e aree con pavimentazione in gomma per garantire stabilità ed evitare traumi alle bufale durante i loro spostamenti. In pratica, sono gli animali che scelgono dove e come stare.
Altro aspetto di grande importanza per il benessere animale è l’alimentazione, che per l’80% deriva da quanto coltivato in loco. “Per ciascun capo garantiamo almeno 15 kg all’anno di erba fresca della nostra azienda” precisa Benedetti Panici. “Siamo orgogliosi della nostra mandria, non a caso vincitrice di diversi premi e attestati genetici e morfologici. Molti dei nostri tori sono stati scelti per progetti di selezione e miglioramento della razza mediterranea. Ma soprattutto le nostre bufale sono belle e in salute perché vivono bene”. E ad attestarlo c’è la certificazione Classyfarm, promosso dalla Direzione della sanità animale e dei farmaci veterinari in capo al Ministero della salute, che recepisce e verifica il rispetto delle direttive europee in materia di Animal Health Law e di Official controls.
Latte di qualità e lavorazione artigianale: l’arte casearia dell’Azienda Agricola Circe
Una mandria di bufale in salute, che vivono e mangiano bene, è la migliore garanzia per un latte di qualità. Degli oltre duemila capi allevati sono mille quelli in mungitura: parte del latte è venduta a terzi con la certificazione Mozzarella di Bufala Campana DOP, il resto invece viene lavorato quotidianamente entro 12/24 ore nel caseificio aziendale. Qui i mastri casari valorizzano una materia prima già eccellente attraverso la loro arte. La lavorazione è rigorosamente a crudo, cosa che – come visto nel caso di un’altra specialità laziale come il caciofiore della campagna romana – richiede grande abilità da parte del casaro. Il latte infatti non è sottoposto a trattamenti termici preventivi per stabilizzarlo, quindi ogni errore può comportare il doverne buttare via interi lotti.
La produzione è artigianale e trova espressione attraverso la ricotta, la burrata, la stracciatella e la caciotta affumicata con metodo naturale. Ma la specialità della casa è indiscutibilmente la mozzarella, col suo colore bianco perlaceo e una consistenza soda ed elastica, pronta a esplodere in bocca l’intensa nota lattica tipica della bufala. Alla base solo latte, caglio, sale e siero innesto aziendale, cui le mani esperte dei casari danno la forma di bocconcini, trecce o nodini. Con l’avanzare dei giorni, cambia leggermente la consistenza, con la pasta che si fa più soffice, mentre il gusto tende ad acquisire una maggiore sapidità.
La sfida della sostenibilità ambientale
Un elemento cardine della filosofia di Circe è la sostenibilità ambientale. Obiettivo perseguito innanzitutto con un moderno impianto di biogas alimentato in gran parte dai reflui aziendali. “L’impianto di cogenerazione sfrutta un meccanismo di digestione dei prodotti di scarto che si ispira allo stomaco di un ruminante” spiega Benedetti Panici. “I batteri naturalmente presenti nei reflui trasformano in gas ciò che gli animali non sono riusciti a trasformare in energia”. Da questo meccanismo, attraverso uno scambiatore termico si ottiene l’acqua calda utilizzata nella sala di mungitura, nel caseificio, ma anche negli uffici e nelle abitazioni dei circa cinquanta dipendenti.
A tutto questo si aggiungono i pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle stalle e degli edifici, un modo per ottenere energia pulita senza sottrarre nemmeno un metro di suolo ad uso agricolo. “Tra questo impianto da 1 Megawatt e i 500 KW di biogas attualmente produciamo circa otto volte l’energia consumata” sottolinea con orgoglio Benedetti Panici. “Siamo ben centrati sulla sostenibilità energetica, ma non ci accontentiamo”. L’azienda infatti è dotata anche di un’isola ecologica, dove i rifiuti di plastica vengono differenziati e imballati per essere poi rivenduti come materiale riciclato pronto al riuso. E c’è infine l’aspetto del packaging dei prodotti: “Stiamo rinnovandolo, col passaggio a confezioni da derivati della carta, che siano quindi perfettamente riciclabili”.
“Adotta una bufala”: un modo per conoscere e toccare con mano l’Azienda Agricola Circe e i suoi prodotti
A proposito di packaging, dove si possono trovare i prodotti dell’Azienda Agricola Circe? In primo luogo sul sito, dov’è presente una sezione interamente dedicata alla vendita con consegna a distanza garantita in tutta Italia. Ma i prodotti a marchio Circe sono presenti anche in negozi specializzati e nei banchi frigo di alcune insegne della grande distribuzione. C’è però un altro modo di assaporarli contribuendo al contempo al benessere degli animali, ovvero l’iniziativa “adotta una bufala”. Analogamente all’iniziativa della cooperativa bellunese – di cui vi avevamo raccontato – attraverso un contributo fisso ci si prende virtualmente cura di una delle bufale della mandria di Circe, ricevendo un certificato di adozione con foto e storia genealogica dell’animale adottato e, soprattutto, una box di prodotti personalizzabile. È compresa anche una visita all’azienda e al caseificio con degustazione per tutta la famiglia. Quella delle esperienze guidate è una possibilità aperta a tutti, previa prenotazione, che permette di conoscere più da vicino una realtà che sa coniugare come poche qualità dei prodotti e responsabilità.
La nostra, di visita guidata, è giunta al termine. Non trovate che l’Azienda Agricola Circe sia esempio di un modo diverso, sicuramente più sano e sostenibile, di fare impresa?
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