Come preparare lo Strudel di mele: ricetta classica e variante salata

Strudel di mele

Se c’è una cosa che l’inverno invoglia a fare, è accendere il forno per preparare un dolce profumato come lo strudel di mele. Con il suo ripieno speziato e avvolgente, questo dessert è perfetto per scaldare le giornate fredde, ma grazie alla sua versatilità si adatta perfettamente a ogni stagione. In estate, ad esempio, puoi servirlo accompagnato da una pallina di gelato o una crema alla vaniglia per renderlo più fresco. È un dolce semplice e autentico, ideale per un momento di condivisione o una pausa golosa. Ma ti sei mai chiesto da dove arriva questa delizia e quali sono i segreti per conservarlo al meglio? Ecco tutto quello che c’è da sapere su come fare lo strudel di mele: dalla storia ai consigli pratici, fino alle ricette da provare.

Strudel di mele: storia e tradizione di un dolce senza tempo

Fetta di strudel di mele
Micaela Fiorellini/shutterstock

Lo strudel di mele è uno dei simboli più rappresentativi della cucina altoatesina. Il nome Strudel, che in tedesco significa “vortice,” richiama la forma della pasta arrotolata che avvolge il ripieno, creando una spirale perfetta. Secondo una tradizione popolare, la sfoglia ideale deve essere talmente sottile da consentire di leggere una lettera d’amore attraverso di essa. Questa attenzione alla lavorazione della pasta riflette la cura e la precisione tipiche delle ricette tradizionali.

Le radici di questo dolce affondano lontano, nella cultura culinaria dell’Impero Ottomano. È infatti una variante del Baklava, piatto turco fatto di pasta sottilissima, miele e frutta secca, diffuso in Europa durante la dominazione ottomana in Ungheria, tra il 1526 e il 1686. Fu in questo contesto che lo strudel prese una nuova direzione: l’uso delle mele, abbondanti nei territori alpini e quasi sconosciute nella cucina turca, trasformò la ricetta nella versione che conosciamo oggi. Quando l’Ungheria entrò a far parte dell’Impero Austriaco, il dessert trovò il suo posto d’onore sulle tavole viennesi e, successivamente, nelle Tre Venezie e in Trentino-Alto Adige.

Qui, questa preparazione ha trovato la sua espressione più caratteristica grazie all’impiego di mele locali, come la Renetta o la Golden Delicious, che si sposano con ingredienti semplici ma essenziali: uvetta, pinoli, cannella e pangrattato tostato nel burro, racchiusi in una sfoglia sottilissima tirata a mano. Questi elementi, profondamente legati al territorio, hanno reso questa specialità un simbolo della tradizione gastronomica della regione. Oggi, lo strudel è riconosciuto come un dolce simbolico non solo in Alto Adige, ma anche in Austria e in altri Paesi europei, dove continua a essere reinterpretato in chiave moderna pur mantenendo il suo fascino tradizionale.

Tra tradizione e innovazione: le varianti dello strudel

Strudel di mele, pasta sfoglia
Rimma Bondarenko/shutterstock

Lo strudel di mele dell’Alto Adige, che prevede l’uso di pasta sfoglia, pasta frolla o pasta matta, è profondamente legato alla tradizione, protetto da un disciplinare che ne definisce gli ingredienti e le caratteristiche principali. 

Nato dalla tradizione mitteleuropea, ha trovato espressioni diverse nei territori che lo hanno adottato. In Germania, ad esempio, si ritrova in una versione più semplice e dolce, con un ripieno meno elaborato ma altrettanto goloso, spesso servito con panna montata o creme alla vaniglia. In Austria, invece, la ricetta si distingue per l’uso della pasta tirata a mano, sottilissima ed elastica, e per la tradizionale presentazione con crema alla vaniglia calda o panna montata, che arricchisce il dolce di morbidezza.

Tuttavia, accanto alla versione tradizionale, questo dessert si presta anche a interpretazioni moderne che ne ampliano le possibilità. La scelta degli impasti si estende spesso alla pasta brisée, mentre i ripieni spaziano da alternative dolci come pere e cioccolato a versioni salate con combinazioni come spinaci e ricotta o cavolo cappuccio e speck. In questo modo, lo strudel riesce a mantenere vivo il suo legame con la tradizione, pur aprendosi alla creatività e ai gusti contemporanei, dimostrando una versatilità che lo rende sempre attuale.

Come conservare lo strudel di mele

Strudel di mele
Dream79/shutterstock

Lo strudel di mele, con il suo equilibrio tra croccantezza dell’involucro e morbidezza del ripieno, merita di essere conservato con cura per preservarne intatti sapore e consistenza. Se lo consumi entro un paio di giorni, puoi lasciarlo tranquillamente a temperatura ambiente. Basta coprirlo con un panno pulito o metterlo in un contenitore ermetico, in un luogo fresco e asciutto. Questa modalità è perfetta per mantenere la pasta fragrante senza che si inumidisca.

Se invece desideri prolungarne più a lungo, riponilo in frigorifero. Prima, però, avvolgilo con della pellicola trasparente per proteggerlo dall’umidità. In questo modo, resta buono e gustoso per circa quattro giorni. Tieni presente, però, che una conservazione prolungata potrebbe compromettere la croccantezza, rendendo la pasta meno friabile.

Vuoi congelare lo strudel per gustarlo più avanti? Anche in questo caso, è importante seguire qualche accorgimento. Lascia raffreddare completamente il dolce, poi avvolgilo nella pellicola trasparente e in un foglio di alluminio per una protezione ottimale. In freezer, si può tenere fino a tre mesi, mantenendo intatte le sue caratteristiche. Quando decidi di consumarlo, lascialo scongelare in frigo e riscaldalo brevemente in forno a 150°C. Questo passaggio gli restituirà tutta la sua fragranza, come se fosse appena sfornato.

Abbinamenti: come servire lo strudel?

Strudel di mele con pallina di gelato
algus/shutterstock

Lo strudel di mele è già delizioso nella sua semplicità, ma puoi arricchirlo ulteriormente con qualche tocco speciale. Una morbida crema alla vaniglia esalta la delicatezza del ripieno, mentre una pallina di gelato alla cannella o alla crema crea un contrasto interessante tra caldo e freddo. Se preferisci un abbinamento più originale, prova a servirlo con una composta di frutti di bosco: la leggera acidità dei frutti bilancia alla perfezione la dolcezza del dolce. Per un tocco croccante, aggiungi qualche noce o mandorla tostata come guarnizione. 

Che tu lo scelga come dessert per concludere un pasto o come coccola pomeridiana, lo strudel di mele è un dolce che si presta a mille interpretazioni e può essere valorizzato con accostamenti sempre diversi.

Cosa bere con lo strudel di mele?

Un calice di Moscato Giallo o di Gewürztraminer passito altoatesino è perfetto se cerchi un vino dolce e aromatico, capace di accompagnare le note speziate della cannella e la dolcezza naturale delle mele. Per un’esperienza più complessa e raffinata, un Vin Santo o un Tokaji ungherese possono aggiungere profondità ai sapori del dolce. Non ami i vini dolci? Nessun problema: una tazza di tè nero alla cannella o un caffè lungo è altrettanto valida per bilanciare la dolcezza dello strudel senza appesantire il palato. Nei mesi freddi, invece, puoi osare con un bicchierino di grappa alle mele, un abbinamento che aggiunge una piacevole intensità al dessert.

Dolce e salato: due ricette per fare lo strudel

Dopo aver esplorato le origini dello strudel, i consigli su come conservarlo al meglio e gli abbinamenti più adatti, è il momento di passare dalla teoria alla pratica. Ti proponiamo due ricette: una versione dolce, fedele alla tradizione, e una variante salata, perfetta per chi ama sperimentare in cucina. Non ti resta che mettere le mani in pasta e provare entrambe!

Lo strudel di mele classico

Strudel di mele, ricetta classica
algus/shutterstock

Questa versione classica prevede una base di pasta frolla fragrante, che avvolge un ripieno ricco e profumato. Prepararlo in casa è più semplice di quanto sembri: pochi ingredienti di qualità e qualche accorgimento ti permetteranno di ottenere un risultato perfetto. Ingredienti per 6-8 persone 

per la pasta frolla:

  • 350 g di farina
  • 3 uova
  • 150 g di zucchero a velo
  • 150 g di burro
  • 1/2 limone (scorza)
  • un cucchiaino di bicarbonato

per il ripieno:

  • 4 mele 
  • 100 g di zucchero 
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 limone (scorza e succo)
  • 2 cucchiai di grappa
  • 50 g di pinoli
  • 20 g di noci
  • 50 g di uva sultanina
  • 50 g di pangrattato tostato

per decorare:

  • 1 tuorlo
  • 1 noce di burro fuso
  • q.b. di zucchero a velo

Procedimento  

  1. Inizia con la preparazione della pasta frolla, lavora la farina con il burro fino a ottenere un composto sabbioso. Incorpora le uova, lo zucchero a velo, la scorza di limone e il bicarbonato, poi impasta fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Avvolgi l’impasto nella pellicola trasparente e lascialo riposare in frigorifero per un’ora, in modo che i sapori si amalgamino. Puoi preparare la pasta frolla anche il giorno prima.
  2. Sbuccia le mele, elimina il torsolo e affettale sottilmente. Raccoglile in una ciotola, unisci lo zucchero, un pizzico di cannella, il succo di limone, la grappa, i pinoli e le noci tritate grossolanamente. Mescola con cura per insaporire uniformemente il ripieno. Metti a bagno l’uva sultanina un quarto d’ora per farla rinvenire.
  3. Stendi la pasta frolla su un piano leggermente infarinato fino a ottenere uno strato sottilissimo a forma rettangolare. Cospargi la superficie con il pangrattato tostato, poi distribuisci in modo uniforme il ripieno di mele. Aggiungi l’uva sultanina scolata, ben strizzata e asciugata con un panno.
  4. Arrotola la pasta con delicatezza, sigillando bene i bordi, e trasferisci lo strudel su una teglia foderata con carta forno. Fai fondere una noce di burro,unisci il tuorlo, mescola e spennella la superficie del dolce. 
  5. Cuoci in forno statico preriscaldato a 200°C per circa 20 minuti o fino a quando la superficie apparirà dorata.
  6. Servi lo strudel ancora caldo, spolverizzato con zucchero a velo.

Lo strudel salato

Strudel salato
Lapina Maria/shutterstock

Se cerchi un’alternativa sfiziosa al classico strudel di mele, questa versione salata è perfetta per stupire i tuoi ospiti. Il contrasto tra la dolcezza della mela e la sapidità della speck, uniti alla delicatezza del cavolo e al profumo della salvia, crea un ripieno ricco di sapore, avvolto dalla friabilità della pasta brisée. Questo piatto è facile da preparare e ha un gusto davvero sorprendente.

Ingredienti per 6 persone

  • 1 rotolo di pasta briseè
  • 1/2 cavolo cappuccio bianco
  • 3 cucchiai di olio extravergine
  • 50 g di speck 
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3 foglie di salvia fresca
  • 1 mela red delicious
  • q.b. di sale
  • q.b. di pepe

Procedimento

  1. Scalda in una padella dai bordi alti l’olio extravergine d’oliva. Unisci lo speck tagliato a dadini molto piccoli, la salvia fresca e l’aglio schiacciato, lasciando cuocere a fiamma media per un paio di minuti.
  2. Nel frattempo, sbuccia la mela, elimina il torsolo e tagliala a dadini, poi versala in padella e continua la cottura per altri due minuti. 
  3. Taglia il cavolo a julienne e aggiungilo al soffritto, mescolando. Cuoci a fiamma media per circa 15 minuti, o fino a quando risulterà appassito. 
  4. Regola di sale e pepe, prosegui la cottura per un minuto e spegni il fuoco per lasciare raffreddare.
  5. Stendi la pasta su un piano di lavoro e farciscila con il ripieno ormai freddo. Arrotola la pasta per formare lo strudel, chiudendo bene i bordi, e adagialo su una teglia rivestita di carta da forno.
  6. Spennella la superficie con olio extravergine, pratica alcuni fori per permettere al vapore di uscire durante la cottura e inforna nel forno preriscaldato a 200°C per circa 20 minuti o finché sarà dorato. 
  7. Una volta cotto, lascialo raffreddare leggermente, taglialo a fette e servilo.

E tu, preferisci la versione classica dello strudel di mele o ti piace sperimentare con quella salata? Condividi la tua scelta nei commenti!

 

Immagine in evidenza di: New Africa/shutterstock

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