Viaggiatori responsabili: guida alla Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile

vista sul mare con piatti tipici della cucina greca in primo piano

Negli ultimi anni, soprattutto durante i periodi di alta stagione, si sente sempre più spesso parlare di “overtourism”, ossia di un fenomeno di sovraffollamento turistico che impatta negativamente sui luoghi visitati, sulla vita delle comunità e, di conseguenza, anche sull’ambiente. Per questo, è cruciale cambiare la nostra prospettiva non solo a casa, adottando uno stile di vita il più possibile attento e rispettoso, ma anche quando si viaggia.

Se pensi quindi che il turismo sia solo questione di “vedere posti nuovi”, be’, è ora di aggiornare la lista: viaggiare non è più solo una fuga dalla routine, ma è anche una responsabilità. Soprattutto quando si tratta di turismo enogastronomico, il viaggio diventa una finestra aperta su culture, tradizioni e sapori locali. Ma come possiamo assicurarci che questo dialogo con il territorio non si trasformi in un monologo distruttivo? La risposta sta nella sostenibilità, ed è qui che entra in gioco la “Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile”, un vademecum creato per chi vuole vivere esperienze autentiche senza lasciare impronte negative sull’ambiente. Ma cosa significa davvero essere un turista enogastronomico sostenibile? E perché è importante parlarne oggi? 

Scopriamolo in questo articolo e vediamo cosa possiamo fare in vista del prossimo viaggio!

Perché parlare di “turismo sostenibile”?

Via di un borgo italiano con tavolini
gph-photo.de/shutterstock

Il turismo, con i suoi benefici economici e culturali, ha un impatto significativo sull’ambiente: ogni anno, milioni di viaggiatori contribuiscono a emissioni di CO2, sovraffollamento e invivibilità dei centri storici, disuguaglianza economica, danno ecologici e consumo di risorse locali. Questo non significa che dobbiamo smettere di viaggiare, ma piuttosto cambiare il modo in cui lo facciamo. Scegliere di adottare pratiche responsabili e sostenibili permette non solo di preservare l’ambiente e le sue risorse, ma anche di sostenere le comunità locali e garantire che i territori mantengano la loro autenticità per le generazioni future.

Di turismo “sostenibile si inizia a parlare per la prima volta negli anni Ottanta, ma è nel 2015 che avviene un passaggio fondamentale, quando l’ONU riconosce il turismo sostenibile come uno dei mezzi indicati per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Recentemente, sempre le Nazioni Unite hanno adottato degli indicatori standard globali per valutare la dimensione economica, sociale e ambientale della sostenibilità nel turismo, raccolti nel documento Quadro degli standard per la misurazione della sostenibilità del turismo (MST).

In questo contesto, l’enogastronomia gioca un ruolo cruciale. Il turismo, soprattutto quello enogastronomico, può avere un impatto pesante su ecosistemi fragili, economie locali e cultura: in media, l’impatto dei turisti sull’ambiente è stimato essere tre volte superiore a quello generato dai residenti. Quante volte, nel visitare una città o un piccolo borgo, hai trovato folle ovunque e file infinite, ristoranti che sembrano tutti uguali e prodotti locali trasformati in souvenir anonimi? Un approccio sostenibile non solo preserva ciò che rende unico un territorio, ma arricchisce anche l’esperienza del viaggiatore. Mangiare un piatto preparato con ingredienti di stagione, acquistare da piccoli produttori o spostarsi a piedi sono azioni che non solo limitano l’impatto ambientale, ma ti fanno entrare in sintonia con il luogo. 

Cos’è la Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile?

In questo contesto, e dal desiderio dei turisti di trovare più proposte green durante i loro viaggi, nasce la “Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile” (CarTes) è una bussola per viaggiare in armonia con il territorio. Promossa dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, non si tratta di un elenco di regole da seguire a occhi chiusi, ma di uno strumento per riflettere e agire consapevolmente. Come scrive Roberta Garibaldi, Presidente dell’Associazione: “Questa iniziativa rappresenta un primo step di un percorso più ampio mirato alla creazione di una rete di consapevolezza e collaborazione che stimoli l’intero comparto agroalimentare e vitivinicolo italiano, dall’essere un’eccellenza in termini produttivi e sostenibili, a divenire un riferimento nell’ambito turistico grazie alla diffusione di buone pratiche e modelli di comportamento virtuosi”.

Pane, olio, olive e parmigiano. Prodotti tipici della cucina mediterranea
Avocado_studio/shutterstock

Questo vademecum accompagna il viaggiatore e le viaggiatrici in ogni fase del viaggio – prima, durante e dopo – offrendo consigli pratici per rendere ogni momento un’opportunità di sostenibilità. Per esempio, suggerisce come scegliere destinazioni certificate green, come calcolare la tua impronta ecologica e perché preferire una dieta sana e sostenibile, come quella Mediterranea. Ma non solo: la Carta spiega anche le motivazioni dietro queste scelte, così da trasformare ogni gesto in un’azione consapevole.

Il cuore della Carta è un messaggio semplice ma potente: il turista può essere un attore di cambiamento. Visitare un territorio non significa solo consumarlo, ma valorizzarlo e restituire qualcosa alla comunità che ci ospita. Con piccoli accorgimenti – come rispettare le tradizioni culinarie locali o sostenere i produttori del posto – è possibile ridurre l’impatto ambientale e creare connessioni autentiche.

Prima, durante e dopo: indicazioni e suggerimenti di CarTes 

Ristorante all'aperto tra le vie di un piccolo borgo italiano
canadastock/shutterstock

Abbiamo parlato spesso del fatto che il cibo – nella sua produzione, distribuzione, consumo e spreco – sia un elemento centrale quando si parla di impatto ambientale. In un mondo con risorse sempre più limitate, dove si consuma più di quanto è effettivamente disponibile, adottare un approccio sostenibile quando si viaggia non è più una scelta ma una necessità. Vediamo, allora, alcune indicazioni e buone pratiche presenti nella Carta che possiamo appuntarci in vista del prossimo viaggio!

Prima del viaggio: come prepararsi in modo sostenibile

1. Scegli destinazioni enogastronomiche responsabili

Prediligi mete che promuovono pratiche sostenibili e che abbiano ottenuto certificazioni ambientali, mostrando i risultati concreti già raggiunti. Il consiglio è di valorizzare piccoli borghi e aree rurali: sono tesori inesplorati del nostro Paese, ricchi di tradizioni e sapori autentici.

2. Pianifica il viaggio fuori stagione

Visitare le destinazioni nei periodi meno affollati non solo migliora l’esperienza, ma riduce la pressione sulle risorse locali e favorisce una migliore qualità della vita per i residenti.

3. Informati sulle tradizioni locali

Scopri in anticipo i piatti tipici, le eccellenze alimentari, le usanze gastronomiche e le storie legate al cibo del luogo: questo ti permetterà di apprezzare ancora di più l’esperienza e rispettare la cultura del territorio che stai esplorando.

Bottiglia di Chianti, con calice, con vista sulle colline
Kishivan/shutterstock

Durante il viaggio: le regole d’oro del turista sostenibile

1. Rispetta la comunità locale

Ricorda che stai visitando la “casa” di qualcun altro. Impara alcune parole della lingua locale, supporta le attività gestite dagli abitanti e interagisci sempre con rispetto delle persone che incontri.

2. Scegli cibi di stagione e a km 0

Nei nostri approfondimenti, abbiamo parlato spesso dell’importanza di prediligere “filiere corte”: preferire prodotti locali e di stagione aiuta a ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto e a sostenere l’economia del territorio. Se possibile, quindi, durante i tuoi viaggi visita mercati agricoli o aziende del luogo che adottano pratiche sostenibili.

3. Riduci gli sprechi alimentari

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: lo spreco alimentare è uno dei problemi più urgenti del nostro tempo, che non riguarda solo la perdita di cibo ma anche lo sperpero di risorse preziose utilizzate per la produzione alimentare. Significa anche non rispettare il lavoro di chi l’ha prodotto. Il consiglio, quindi, è di ordinare solo ciò che sai di poter consumare

Dopo il viaggio: portare a casa la sostenibilità

Il tuo viaggio può continuare anche a casa, integrando le buone pratiche imparate nel tuo stile di vita quotidiano: scegli prodotti locali, riduci gli sprechi alimentari e tramanda le ricette tradizionali.

I principi del vademecum: il cibo come filo conduttore

Tartufi
Eliane Haykal/shutterstock

Non finisce qui: la CarTes prosegue evidenziando le ragioni per compiere determinate scelte durante i propri viaggi: vediamone qualcuna!

Perché scegliere prodotti biologici?

I prodotti biologici evitano l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, salvaguardando la salute e l’ambiente. Inoltre, spesso garantiscono un trattamento più etico degli animali e favoriscono lo sviluppo locale. Il consiglio è di cercare il logo UE per essere sicuri di acquistare autentici prodotti biologici.

La dieta mediterranea: un modello da seguire

Seguire la dieta mediterranea non è solo una scelta salutare, ma anche sostenibile. Sia durante il viaggio che a casa, bisogna quindi privilegiare frutta, verdura, legumi e cereali integrali. Questo modello alimentare, riconosciuto dall’UNESCO, è un patrimonio culturale che valorizza la biodiversità e le tradizioni italiane.

Perché consumare prodotti di stagione?

I prodotti di stagione non solo sono più freschi e nutrienti, ma hanno un impatto ambientale ridotto rispetto a quelli coltivati fuori dal loro ciclo naturale. Inoltre, spesso costano meno!

Perché sostenere i piccoli produttori locali?

Acquistare dai piccoli produttori significa preservare tradizioni e ricette uniche, contribuendo al mantenimento del tessuto economico locale. Negli ultimi anni, purtroppo, molte realtà artigianali hanno cessato l’attività: sostenerle è un gesto concreto per invertire questa tendenza.

Seguire le indicazioni della “Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile” non significa rinunciare a qualcosa, ma aggiungere valore alla propria esperienza di viaggio. È un invito a rallentare, a scegliere con cura e a scoprire un legame più profondo con i luoghi che si visitano.

La prossima volta che pianifichi un viaggio, quindi, porta con te questa carta: non sarà solo un modo per viaggiare in modo più etico, ma anche per arricchire te stesso.

 

Immagine in evidenza di: Sven Hansche/shuttestock

 

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