Eritritolo: tutto quello che c’è da sapere sul dolcificante naturale senza calorie
Tra i sostituti dello zucchero, l’eritritolo è un dolcificante naturale che deve la sua crescente popolarità alla capacità di dolcificare senza apportare calorie significative. Infatti, pur avendo lo stesso aspetto e lo stesso sapore del comune zucchero da tavola, l’eritritolo mantiene bassa la glicemia e non incrementa le calorie dei cibi a cui è addizionato. Sebbene i vantaggi sul suo utilizzo siano chiari, sono ancora in fase di studio gli effetti a lungo termine sulla salute, soprattutto quella cardiovascolare. Ecco perché in questo articolo vogliamo parlarvi di tutte le proprietà dell’eritritolo e fare chiarezza sulle possibili controindicazioni legate al suo consumo eccessivo.
Che cos’è l’eritritolo?
Da un punto di vista chimico, l’eritritolo fa parte del gruppo dei polialcoli o polioli, la stessa di cui fanno parte altri dolcificanti naturali, come xilitolo, mannitolo e sorbitolo, usati comunemente nelle caramelle e nelle gomme da masticare al posto dello zucchero. L’eritritolo è spesso addizionato come edulcorante nei cibi confezionati e nelle bevande non alcoliche che riportano la scritta “senza zuccheri aggiunti” ed è indicato in etichetta con la sigla E968.
L’eritritolo è presente naturalmente in alcuni prodotti di origine vegetale come il mais o alcuni tipi di frutta come uva, melone e pera. A livello industriale la produzione avviene mediante la fermentazione batterica del glucosio in specifici bioreattori. Questo processo permette di ottenere un dolcificante con caratteristiche fisiche e organolettiche molto simili a quelle del saccarosio, ovvero il comune zucchero da tavola, ma con numerosi vantaggi. Ecco quali.
Non innalza la glicemia
A differenza dello zucchero da tavola e di altri polioli, l’eritritolo ha un basso indice glicemico e insulinemico. Ciò significa Questo vuol dire che non aumenta il livello di glucosio nel sangue, riducendo il rischio di picchi, né stimola il rilascio di insulina. Per questo motivo rappresenta una valida alternativa allo zucchero e ai classici dolcificanti sintetici o semisintetici, per chiunque soffra di diabete o, in generale, di alterazioni del metabolismo glucidico.
Basso apporto calorico
Da un punto di vista energetico, l’eritritolo apporta solo 0,24 kcal per grammo, rispetto al saccarosio che invece fornisce circa 4 kcal per grammo. Con una Direttiva del 2008, la Commissione Europea ha riconosciuto e assegnato all’eritritolo un valore energetico pari a 0 Kcal/gr. Si può, quindi, considerare privo di calorie, risultando la scelta ideale per chi segue una dieta ipocalorica.
Gusto dolce e delicato
L’eritritolo ha un potere edulcorante pari al 60-80% del saccarosio. È, quindi, leggermente meno dolce dello zucchero comune, ma identico da un punto di vista visivo. In più, questo sostituto dello zucchero non presenta quel retrogusto amaro tipico di altri dolcificanti, come quello della stevia che ricorda la liquirizia. Il suo sapore delicato non altera quello dei cibi e delle bevande a cui è addizionato. Ideale quindi per dolcificare tè, tisane e caffè o come ingrediente per la preparazione di torte e biscotti.
Protegge la salute dei denti
L’eritritolo è considerato un alleato della salute orale poiché ne è stata riconosciuta una bassa attività cariogena e demineralizzante. Infatti, recentemente l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha approvato il claim secondo cui il consumo di cibi o bevande contenenti eritritolo in sostituzione dello zucchero contribuisce al mantenimento della mineralizzazione dei denti a condizione che le quantità siano tali da non ridurre il pH della placca al di sotto di 5,7 sia durante che nei 30 minuti successivi al loro consumo.
Alleato dell’intestino
Molti polialcoli e in particolare i dolcificanti di sintesi, come aspartame e saccarina, non vengono assorbiti a livello intestinale. La loro permanenza nel lume intestinale è spesso causa di fermentazione e gonfiore addominale, e possono avere effetti lassativi. Queste controindicazioni, associate al consumo eccessivo di dolcificanti, non riguardano l’eritritolo, che invece viene completamente assorbito dalla mucosa intestinale senza alterare l’equilibrio del microbiota ed è eliminato successivamente per via renale attraverso le urine.
L’eritritolo ha controindicazioni
Sebbene il consumo di eritritolo sia considerato sicuro e presenti numerosi vantaggi, come alternativa allo zucchero e ad altri dolcificanti, non è privo di controindicazioni. Innanzitutto occorre precisare che tutti gli studi attualmente disponibili riguardano gli effetti dell’eritritolo a breve termine. Ancora poco si sa sui possibili effetti collaterali associati al suo consumo per periodi di tempo più lunghi, in particolare per la salute cardiovascolare. Un recente studio ha evidenziato una possibile correlazione tra il consumo eccessivo di eritritolo e un aumentato rischio di eventi cardiovascolari avversi (infarto, ictus). Tuttavia, questo studio è stato condotto in un periodo di osservazione di soli tre anni. Occorrono ulteriori conferme da parte della comunità scientifica.
Eritritolo: fa bene o fa male?
In attesa che vengano approfonditi gli studi sull’eritritolo, è ragionevole limitarne il consumo a piccole quantità giornaliere. D’altra parte l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di consumare zuccheri semplici e altri dolcificanti in quantità che non superino il 10% dell’apporto energetico giornaliero. Ridurre il consumo di bevande zuccherate e cibi confezionati non solo contribuisce a mantenere l’apporto di zuccheri al di sotto di questa soglia, ma soprattutto aiuta il palato ad abituarsi a sapori meno dolci.
L’eritritolo è certamente una valida alternativa allo zucchero per chi desidera ridurre l’apporto calorico e glucidico della propria dieta. Tuttavia è prudente fare attenzione a non eccedere con le quantità, soprattutto in presenza di problemi legati al metabolismo degli zuccheri, e affidarsi sempre al parere di un medico o nutrizionista in caso di dubbi.
Conoscevate Eritritolo? Lo utilizzate come dolcificante?
Immagine in evidenza di: PawelKacperek/shutterstock.com
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