Friccò umbro: la storia e la ricetta del piatto che racconta la cucina contadina

L’Umbria è una Regione che custodisce un ricco patrimonio di sapori autentici legati alla terra. Tra i suoi piatti simbolo c’è sicuramente il friccò: questa ricetta, pur nella sua semplicità, rappresenta perfettamente l’essenza della cucina umbra – rustica, genuina e legata al territorio. Ma cos’è il friccò umbro e perché è così importante nella tradizione culinaria locale? Scopriamolo insieme in questo viaggio tra storia, cultura e sapori.

Friccò umbro, cos’è?

Il friccò umbro è un piatto tradizionale che ha radici profonde nella cultura contadina della regione. Si tratta di uno stufato di carne, solitamente pollo o agnello, che viene cotto lentamente insieme a pochi ma gustosi ingredienti: vino bianco, pomodori, olio extravergine d’oliva e un mix di erbe aromatiche come rosmarino e salvia. Questi elementi si sposano in un equilibrio perfetto, creando un piatto ricco di sapore.
Ma il friccò non è certo uno stufato qualsiasi! Il segreto della sua bontà sta nella qualità degli ingredienti, rigorosamente locali, e nella lentezza della cottura. Ogni pezzo di carne assorbe gradualmente i profumi e i sapori, rilasciando al tempo stesso i suoi succhi, che si amalgamano nel condimento, rendendo il piatto saporito ma leggero.

La storia

Cucchiaio con pezzo di friccò
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Il friccò è un piatto che affonda le sue radici nel passato contadino dell’Umbria, una regione storicamente legata all’agricoltura e all’allevamento. Nei secoli scorsi, la carne era un lusso che le famiglie potevano permettersi solo in occasioni speciali, e utilizzavano quella disponibile in base alla stagione e alla disponibilità: pollo, coniglio, agnello o maiale. Non si sprecava nulla, e ogni parte dell’animale veniva valorizzata. Il friccò era un modo per utilizzare tagli meno pregiati e cucinarli lentamente, rendendoli teneri e saporiti.

La prima menzione del friccò si perde nelle tradizioni orali, ma è probabile che il nome derivi dal termine “friggere” o “fricassare” poiché la carne veniva dapprima rosolata in padella prima di essere stufata lentamente. Questa tecnica, comune in molte cucine regionali italiane, era il modo migliore per conservare i succhi della carne e conferire al piatto una base di sapore intenso.

Alcuni storici della gastronomia suggeriscono che il termine friccò possa essere una variante italiana della parola francese fricassée, un tipo di stufato di carne molto diffuso in Francia. Durante il medioevo e il Rinascimento, quando l’Italia e la Francia avevano frequenti scambi culturali e commerciali, è possibile che alcune tecniche culinarie francesi abbiano influenzato la cucina umbra. Tuttavia, sebbene vi siano delle somiglianze nel nome e nel metodo di cottura, il friccò umbro ha sviluppato una propria identità, adattandosi agli ingredienti e ai gusti locali.

Friccò umbro, le ricette tradizionali di pollo e agnello

Vediamo ora due delle varianti più conosciute del friccò umbro: quella a base di pollo e quella con agnello. Ogni ricetta segue una preparazione simile, ma cambia il tipo di carne, regalando due esperienze di gusto diverse, entrambe irresistibili.

Ricetta del friccò umbro di pollo

Friccò umbro con il pollo
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La versione più comune del friccò è quella preparata con il pollo. Questo tipo di carne, più leggero e meno costoso, ha da sempre rappresentato una scelta ideale per i pranzi della domenica in famiglia. Pronti a replicare la ricetta del friccò e portarla sulla vostra tavola?

Ingredienti:

  • 1 pollo ruspante tagliato a pezzi
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 200 g di pomodori pelati
  • 2 spicchi d’aglio
  • Rosmarino, salvia e alloro
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

  1. Scalda in abbondante filo d’olio in una casseruola capiente. Aggiungi gli spicchi d’aglio e le erbe aromatiche, che daranno al piatto il suo caratteristico profumo.
  2. Aggiungi i pezzi di pollo e falli rosolare uniformemente, girandoli su tutti i lati fino a quando non risultano dorati e croccanti all’esterno.
  3. Sfuma il tutto con il vino bianco e lascia evaporare l’alcol. Il vino donerà una nota acidula che bilancerà la dolcezza dei pomodori.
  4. Aggiungi i pomodori pelati schiacciati con una forchetta, sala e pepa a piacere. Copri la casseruola e lascia cuocere a fuoco basso per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto. La cottura lenta permetterà alla carne di diventare tenera e succulenta.
  5. Una volta cotto, il pollo sarà avvolto in un sugo denso e saporito, perfetto da accompagnare con pane tostato o polenta.

Ricetta del friccò umbro di agnello

Friccò umbro di agnello
ASFoodstudio/shutterstock

Per chi preferisce un sapore più deciso, l’agnello è un’ottima alternativa al pollo. La sua carne ricca si presta perfettamente alla lunga cottura, assorbendo i sapori degli aromi e del vino. 

Ingredienti:

  • 1 kg di agnello tagliato a pezzi
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 200 g di pomodori pelati
  • 1 cipolla
  • Rosmarino e salvia
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

  1. In una casseruola, scalda l’olio e aggiungi la cipolla tritata finemente insieme al rosmarino e alla salvia. Lascia soffriggere fino a quando la cipolla non diventa dorata.
  2. Aggiungi i pezzi di agnello e falli rosolare su tutti i lati, in modo che la carne sviluppi una crosticina saporita.
  3. Sfuma con il vino bianco, lasciando evaporare l’alcol. A questo punto, aggiungi i pomodori pelati e un po’ d’acqua, per evitare che il sugo si asciughi troppo durante la lunga cottura.
  4. Copri la casseruola e cuoci a fuoco basso per almeno un’ora e mezza, fino a quando l’agnello sarà tenero e ben cotto.
  5. Il friccò d’agnello si sposa meravigliosamente con patate al forno o verdure di stagione, offrendo un pasto ricco e soddisfacente.

Conoscevate il friccò umbro? Proverete a replicare questa ricetta a casa? Fatecelo sapere nei commenti!


Immagine in evidenza di: photohwan/shutterstock

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