Combattere la diverticolite a tavola: cosa mangiare e quali cibi evitare

     

    Quando si parla di diverticolite ci si riferisce a una condizione di infiammazione o di infezione dell’intestino. Ad essere colpiti sono appunto i diverticoli, piccole estroflessioni simili a sacchetti che si sviluppano lungo le pareti del colon. Questa patologia è più frequente nelle donne e i fattori di rischio includono l’età, il fumo, l’uso improprio di farmaci non steroidei (i cosiddetti FANS) e l’obesità.Uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta possono aiutare a prevenire questo disturbo o alleviarne i sintomi. In questo articolo vogliamo parlarvi di quali sono gli alimenti da evitare e cosa mangiare in caso di diverticolite, dandovi anche qualche consiglio per mantenere in buona salute l’intestino.

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    Cos’è la diverticolite?

    I diverticoli sono delle piccole estroflessioni della parete del colon, che assumono la forma di minuscoli sacchetti, della dimensione di pochi millimetri. In genere, queste alterazioni anatomiche dell’intestino sono asintomatiche e si sviluppano dopo i 40 anni senza causare alcun problema. Talvolta, però, possono infiammarsi causando un disturbo che prende il nome di diverticolite. Si tratta di una condizione patologica che si presenta con sintomi come dolori addominali, febbre, nausea, scariche alternate a stipsi, e cambiamenti nella frequenza delle evacuazioni. Questi fastidi sono gli stessi di altre patologie a carico dell’intestino come la sindrome del colon irritabile. La corretta diagnosi può essere fatta tramite tomografia computerizzata (TC) e, superata la fase acuta, con una colonscopia. 

    Se i sintomi sono lievi, per alleviarli è sufficiente il riposo e una dieta mirata. Nei casi più gravi, può essere necessario il ricovero in ospedale e una terapia antibiotica sotto prescrizione medica.

    Molto si può fare con l’alimentazione: è possibile fare prevenzione a tavola, evitando certi alimenti che possono essere causa di infiammazione e scegliere quelli che possono aiutare ad alleviare i sintomi. Vediamo adesso quali sono i cibi alleati della salute dell’intestino.

    Diverticolite: come prevenirla a tavola?

    Quando sono presenti i diverticoli, è molto importante seguire una dieta corretta che aiuti a mantenere in buona salute l’intestino, evitando che possa infiammarsi. Ecco alcuni consigli per prevenire la diverticolite.

    Il giusto apporto di fibre

    Una dieta ricca di fibre è considerata uno dei modi migliori per ridurre il rischio di infiammazione dei diverticoli. Le fibre, infatti, aiutano a mantenere l’intestino regolare e garantiscono l’equilibrio del microbiota, cioè dell’insieme dei microrganismi che popolano l’intestino, indispensabili per la salute dell’organismo. È fondamentale quindi introdurre nella propria alimentazione fibre provenienti da cereali integrali, pasta e pane integrale, legumi, frutta e verdura di stagione.

    Corretta idratazione

    È molto importante porre particolare attenzione all’idratazione. L’acqua, infatti, contribuisce ad aumentare il volume delle feci, mantenendole morbide e favorendo il transito intestinale. Tuttavia, occorre sottolineare che non basta bere 1,5 – 2 litri di acqua al giorno, ma è necessario introdurre acqua anche attraverso i cibi, come ad esempio quella contenuta in frutta e verdura.

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    Pochi grassi e zuccheri

    Un’alimentazione troppo ricca di grassi e di zuccheri può aumentare il rischio di infiammazione del colon. Ecco perché sarebbe meglio prediligere carni magre, come quelle bianche di tacchino e di pollo, pesce fresco e uova. Per quanto riguarda i latticini, seppur con moderazione, sono da preferire quelli a basso contenuto di grassi come quelli freschi (ricotta, formaggio di capra), lo yogurt e il kefir che sono ricchi di probiotici.

    Quali cibi evitare?

    Nella fase acuta della malattia, cioè quando si presentano i sintomi, occorre correggere le proprie abitudini alimentari evitando alcuni cibi che potrebbero peggiorare questo disturbo.

    Alcuni alimenti andrebbero ridotti o eliminati dalla propria dieta in caso di diverticolite perché potrebbero aggravare i sintomi. Ecco in dettaglio quali sono:

    • spezie e cibi piccanti come pepe, peperoncino, curry;
    • bibite alcoliche e bevande gassate e zuccherate;
    • cibi raffinati, processati e ricchi di grassi, come snack confezionati e merendine;
    • insaccati, affettati e carni rosse;
    • tè (fatta eccezione per il tè verde deteinato), caffè e cioccolato;
    • latte e latticini (compreso il burro);
    • legumi, cereali integrali e tutte le verdure molto dure e filamentose (come carciofi, finocchi, fagiolini);
    • semi (a meno che non siano tritati finemente);
    • frutta e verdura che contiene semini, come fragole, kiwi, fichi, pomodori;

    Poiché non è possibile, e nemmeno utile, escludere dalla propria alimentazione questi alimenti per molto tempo, è importante reintrodurli gradualmente dopo alcune settimane, non appena saranno spariti i sintomi.

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    Cosa mangiare in caso di diverticolite?

    In presenza di sintomi riconducibili a una diverticolite, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico il quale, dopo una corretta diagnosi, potrà prescrivere la giusta terapia e dare consigli alimentari specifici, a seconda del caso e tenendo conto delle esigenze individuali. 

    In questa fase, viene spesso raccomandata una dieta a basso contenuto di fibre o addirittura una dieta liquida, priva di scorie. Saranno indicati:

    • tisane e tè verde senza teina come ad esempio il tè bancha;
    • brodi vegetali senza verdure o parti solide;
    • frutta senza buccia e centrifugata, ma non frullata, perché in questo caso manterrebbe la fibra;
    • verdure a basso tenore di fibre come ad esempio la lattuga, il cavolo cappuccio;
    • legumi passati (ma con moderazione per prevenire il rischio di gonfiore addominale)
    • carni bianche, pesce e uova, prediligendo cotture semplici (ad esempio, al vapore, in padella senza aggiunta di grassi, al forno).

    L’alimentazione gioca un ruolo essenziale nella gestione della diverticolite. Durante un episodio acuto, è preferibile seguire una dieta liquida e povera di fibre per ridurre l’infiammazione. Tuttavia, un regime alimentare di questo tipo può essere seguito solo per un periodo di tempo limitato, fino alla remissione completa dei sintomi. In seguito, una dieta ricca di fibre e ben equilibrata può prevenire nuovi attacchi, mantenendo l’intestino sano, migliorando la motilità e riducendo la pressione sui diverticoli. 

    Occorre precisare che i consigli forniti in questo articolo sono di carattere generale e non possono in alcun modo sostituire il parere di uno specialista. Poiché la sensibilità verso determinati alimenti può variare da persona a persona, è importante consultare un medico o un nutrizionista che possa personalizzare la dieta in base alle proprie esigenze. 

    E voi come vi prendete cura del vostro intestino in caso di diverticolite? 


    Immagine in evidenza di: New Africa/shutterstock.com

     

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