Crookie: la nuova tendenza di pasticceria che unisce il croissant con il cookie

     

    Cronut, cruffin e croissant cubico. Dopo il cornetto a forma di donut, di muffin e il famosissimo “Le Crube” inventato dallo svedese Bedros Kabranian, ora è arrivato il momento del crookie! Avevate mai pensato che potesse esistere un croissant ripieno del biscotto americano più famoso? L’idea è nata a Parigi e da circa un paio d’anni sta spopolando sui social, facendo impazzire gli utenti: tutti vogliono provarlo! È questo il motivo per cui le pasticcerie più all’avanguardia stanno iniziando a produrlo, dalla Francia, alla Spagna, fino alla nostra amata Italia. Ma cos’ha di così speciale questo cornetto? E cosa lo ha reso così virale? Continuate a leggere questo articolo per scoprirlo! 

    Credits @Francesca Di Cesare

    Crookie: dove nasce l’idea di unire il biscotto al croissant 

    Il crookie nasce a Parigi grazie a un’idea del panettiere Stéphane Louvard. Niente fantascienza, soltanto l’unione di due must della sua pasticceria in un’unica preparazione. Era una mattina di ottobre del 2022 e, mentre il panettiere stava preparando i croissant, la sua squadra si stava dedicando ai biscotti. È stato proprio nella sinergia di quel momento che Louvard si è chiesto: perché non fondere questi due prodotti insieme? Dal dire al fare è bastato poco, e se al tempo ha iniziato a venderne nella sua Maison soltanto una dozzina al giorno, oggi le vendite superano i 1800 pezzi diari. Ma a cosa si deve tutta questa fama?

    Il trend è scoppiato dopo un video dell’influencer Johan Papz, il quale ha pubblicato un video su TikTok mentre assaggia l’invenzione francese. In pochissimo tempo sono state registrate 2,7 milioni di visualizzazioni, motivo che ha portato il crookie a essere desiderato da migliaia di persone. Ma vediamo le caratteristiche di questo particolarissimo tipo di croissant. 

    Caratteristiche del crookie: un cornetto “brutto ma buono”

    Costa ben 7€, eppure le persone non si risparmiano davanti a quella che sembra essere la nuova tendenza della pasticceria. Il prezzo si deve all’alta qualità degli ingredienti e dalle ore di lavorazione del personale (che si mette al lavoro già alle quattro del mattino), spiega Louvard: “è il prezzo di un croissant sommato a quello di un biscotto”. Il croissant, infatti, viene prima cotto al forno, poi farcito e infine ricoperto con l’impasto dei cookies, per poi essere infornato una seconda volta.

    Si sa, oggi l’elemento che conta per rendere un alimento virale è l’”instagrammabilità”. Originalità e innovazione sono infatti i due ingredienti principali che rendono un post attraente per il pubblico. E com’è stato per il croissant cubico, così è successo anche per il crookie: in pochissimi mesi dalla prima pubblicazione sui social, era già sulla bocca di tutti. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: cosa rende questo cornetto tanto amato? Vediamo nel dettaglio le sue caratteristiche: 

    • la doppia croccantezza: dimenticatevi il contrasto tra la pasta sfoglia e l’irresistibile voluttuosità delle creme che hanno caratterizzato l’interno dei croissant a cui siete abituati a pensare. Con il crookie si parla di doppia croccantezza, dove l’impasto dei cookies viene arricchito da pepite di cioccolato e regala all’impasto del croissant un tocco di extra crunch.
    • L’aspetto “brutto ma buono”: nulla a che vedere con le ugly cake, dove a rendere la torta “brutta” sono delle frasi ironiche poste come decorazione sulla superficie. In questo caso, sono i cookies a rendere il croissant – almeno a prima vista – poco invitante: una volta in forno, infatti, viene ricoperto completamente dall’impasto dei biscotti, che si scioglie con il calore. Ecco che le sue elegantissime pieghe non sono più visibili, per lasciare spazio soltanto al profumo di burro appena sfornato e pepite di cioccolato.
    • L’assenza della crema: come abbiamo visto, il ripieno del crookie è costituito soltanto dall’impasto del biscotto. So a cosa state pensando: ma non “allappa” in bocca? La risposta è no, e questo è dovuto all’estrema leggerezza di una sfoglia al burro che si scioglie al primo morso. Pensate che c’è chi, tra i commenti ai post che raffigurano questo croissant sui social, ha affermato che sarebbe “disposto ad attraversare l’oceano per provarlo”. 

    Abbiamo visto la storia, alcune curiosità e le caratteristiche principali del crookie. Vediamo adesso quali sono le pasticcerie più famose dove poterlo gustare! 

    Credits @Francesca Di Cesare

    Cookie: le pasticcerie dove poterlo assaggiare

    Come abbiamo visto, il crookie nasce a Parigi e in particolare nella Maison Louvard, 11 Rue de Châteaudun, la pasticceria dove venne ideato. È qui che potete gustare quello originale, anche se il suo successo è stato tale che oggi sono tantissimi i pasticceri che hanno iniziato a produrlo. A Madrid, per esempio, la pasticceria Maison Kaiser (una catena con 7 punti vendita nella capitale) ne sforna ogni giorno all’incirca 2000 e in una versione arricchita da un crumble di cookie in superficie. Per quanto riguarda l’Italia, invece, è già presente in alcune pasticcerie di Milano come nel caso di L’lle Douce, in via Luigi Porro Lambertenghi 15. Qui è possibile assaggiare un croccantissimo croissant dalla tipica forma del pain au chocolat, ripieno di un biscotto che rimane morbidissimo. Del resto si sa, la velocità di diffusione delle novità e dei trend è difficile da tenere a bada, motivo per cui è molto probabile che il crookie compaia nelle vetrine delle vostre pasticcerie preferite da un momento all’altro. Tenetevi pronti! Il mio consiglio: tenete sempre un piccolo spazio nello stomaco. 

     

    E voi avevate mai sentito parlare del crookie? Sareste curiosi di assaggiarlo? 


    Immagine in evidenza di: Francesca Di Cesare

     

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