Otto pizzerie da non perdere in Friuli Venezia Giulia
Oggi vi prendiamo per mano per portarvi alla scoperta di 8 indirizzi del Friuli Venezia Giulia. I nostri esperti, infatti, regione per regione, hanno selezionato per voi le migliori pizzerie d’Italia e le hanno poi raccontate nella Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d’autore.
Forno a legna o elettrico, creatività o tradizione, quel che conta è che vinca la qualità!
Flamòr – Chiopris Viscone (Udine)
Arrivando nell’ampio parcheggio del Flamòr, si viene accolti dall’odore del fuoco acceso per il forno a legna e per il grill, le braci arrostiscono carne di varie pezzature e con frollature molto particolari. Il locale, recentemente ristrutturato e con tre cucine (due a vista), dispone di ben 160 posti all’interno e un ampio giardino dove, nei mesi estivi, possono trovare posto ulteriori 150 ospiti. C’è anche una sala per i più piccoli: qui possono giocare e disegnare mentre i genitori degustano le prelibatezze. Perché, nonostante questo sia un indirizzo che macina grandi numeri, la proposta è molto interessante. Le pizze sono in stile contemporaneo, a noi è piaciuta molto quella denominata Italy con crema di zucchine, noci, rucola e grana, nonché condita ulteriormente a fine cottura con feta, rucola e pomodorini. A fine pasto o come aperitivo c’è un’ampia scelta di cocktails, così come è molto ben fornita la carta delle birre, quasi tutte d’oltralpe. La cucina spazia dai classici del territorio a piatti di impronta internazionale.
Nuovo Forno Savini – Duino (Triste)
Potrà sembrare strano, ma al Nuovo Forno Savini sono riusciti a coniugare la tradizione con i prodotti del Carso triestino. Pensiamo ad esempio all’utilizzo di alcuni formaggi prodotti dall’azienda Zidarich, che mette i suoi caci, chiamati tabor e jamar, a stagionare in una grotta a circa 70 metri dal suolo: regalano un gusto e profumi unici. Anche la salsiccia, il wurstel e la mortadella che vengono proposti su alcune pizze gourmet derivano da una filiera produttiva genuina: i suini hanno a disposizione un bosco dove poter pascolare liberamente.
Il locale è arredato con uno stile molto particolare che risente della vicinanza al confine con la Slovenia, essendo la comunità di Santa Croce bilingue. Il pizzaziolo (che è anche il titolare) ha fatto scrivere a caratteri ben marcati che le pizze gourmet (sei in tutto il menu) sono ispirate al Carso e agli amici, ma non ama modificare queste ricette. A buon intenditor…
In un antico locale di fine Ottocento, dove un tempo c’era un’osteria, è stata ricavata la pizzeria Al Lampione, autentico punto di riferimento per l’Isontino. Si distingue per l’incredibile varietà degli impasti, dal classico con farina di tipo 1 macinato a pietra, al tritordeum con orzo e grano selvatico, c’è poi l’integrale con canapa biologica, quello ai 7 cereali e quello al carbone vegetale. Per aiutare nella difficile scelta arriva in soccorso il personale di sala, molto cortese e preparato.
Chi vuole provare qualcosa di insolito può provare la pinsa romana: un impasto ad alta idratazione, quindi più alto e alveolato, che viene servito esclusivamente nel formato rettangolare e farcito secondo i gusti del cliente. C’è anche il senza glutine, con un forno dedicato e un laboratorio riservato, a sua volta con una selezione di impasti: classico, semi di chia, curcuma, canapa e carbone vegetale. Si rivolge agli estimatori la Panizza, un pane preparato al momento con farciture incredibili: dalle carni di manzo di pezzata rossa friulana alla versione vegan con hamburger di spinaci. E molto altro.
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Gabin Food – Pasian di Prato e Reana del Rojale (Udine)
Andrea Gabin è sicuramente uno dei pilastri nel campo dei lievitati del Friuli Venezia Giulia: il suo è un laboratorio molto creativo che sforna novità per i due locali (quello di Reana, alle porte di Udine, e l’altro a Pasian di Prato, solo per asporto o consegna a domicilio). Tecnica e innovazione sono alla base della costante ricerca creativa, scompaginando le consuetudini e con accostamenti creativi.
Ampia quindi l’offerta: da il Cornicione – che è un omaggio a Napoli, dunque una pizza più legata alla tradizione partenopea – si passa poi alla Alta, ovvero l’impasto in stile capitolino, per arrivare alla Gourmet, che vanta una stesura particolare, ideata dallo stesso Gabin.
Da provare la Gambero, con gamberi alla griglia, burrata, zest di arancio e olio evo. Non manca a Reana una piccola proposta di cucina, che spazia tra burger, club sandwich, piatti unici e dolci. Molto fornita la carta dei vini e delle birre artigianali per accompagnare le varie proposte.
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Nell’immediata periferia di Udine c’è Share, una “pizzeria contemporanea” che ha sede in un edificio arredato in modo sobrio ed elegante tanto quanto le pizze che vi vengono sfornate. Nell’attesa di addentarne una, viene proposta una carta degli aperitivi per ingannare il tempo. Il menu si presenta con una scelta molto ben calibrata, basato su ingredienti di alta qualità, dove non mancano gli omaggi al territorio.
Ecco allora la pizza Frico (fiordilatte, formaggio montasio 3-6-12 mesi, patate lesse schiacciate, cipolla caramellata, frico croccante e basilico fresco), chiaramente una rivisitazione di uno dei piatti friulani più tipici. La fantasia del pizzaiolo va anche oltre, come nella Passion, con fiordilatte, 200 grammi di salmone norvegese, frutto della passione, vaporizzazione di zafferano toscano, formaggio Philadelphia e basilico fresco. Il mercoledi sera c’è la possibilità di fare “il giro pizza” a un prezzo di 19,90 euro esclusi bevande e coperto, con sia pizze salate che dolci (in particolare, è la golosa pizza alla Nutella a farla da padrone).
Al Civicosei più di tutte le altre è la pizzeria che incontra i favori dei gourmand triestini. Il locale si trova poco distante dal centro storico ed è facilmente raggiungibile. Qui il forno a legna è mantenuto sempre alla giusta temperatura per garantire una cottura perfetta. Il cornicione alto rappresenta una garanzia di leggerezza, mentre la base è croccante al morso; gli impasti sono diversi e offrono possibilità per tutti i gusti.
Il menu si basa sui gusti classici e intramontabili, ma al pizzaiolo Cristiano Matteoli certamente la fantasia non manca. Ecco arrivare quindi la pizza con fiordilatte di Agerola, tris di pomodorini, acciughe, friarielli piccanti, mousse di stracciatella di bufala e tarallo al pepe. O la Pistacchio e burrata con l’aggiunta di polvere di prosciutto di Parma, per i palati che amano un gusto più deciso. Ogni settimana vengono preparate pizze fuori menu in base a quanto la stagione e il mercato offrono nel periodo.
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Il nome del locale deriva dalla passione del suo fondatore Roberto Notarnicola per le biciclette, ma è anche un tributo alla madre, gran cuoca. La proposta di focacce parte dalla selezione soprattutto di farine locali prodotte con grani biologici, ma si estende anche alle farine di grano arso provenienti dalla Puglia (terra di origine di Roberto). La formula adottata è “fast”, pur col consumo in loco, i forni sempre caldi rigenerano le focacce; insomma, il locale non è particolarmente adatto a chi intende trascorrere la serata in compagnia di amici come in una pizzeria tradizionale.
L’arredamento è minimal con colori tenui e cucina a vista. C’è anche la possibilità di assaggiare alcuni piatti pugliesi come Terra e mare, un’insalata tiepida di carciofi, seppie, cozze e pomodorini. Ogni settimana viene preparato un contorno diverso (dipende dal contadino che fornisce il locale). Ogni giovedì viene proposto un menu di panzerotti fritti, da provare il Pulled Puglia Pork con pulled pork, cheddar e cipolla caramellata.