Osteria DaMa: la cucina è un gioco…serio
L’Alta Valsesia è sempre una buona idea per una gita fuori porta. E da fervidi golosi quali siamo, il viaggio per noi non può che contemplare una sosta ricostituente: eccoci a Piode, lì dove nell’estate del 2023 il giovane chef Danilo Massa apre con la moglie Olga, la sua Osteria; ci troviamo in un borgo che conta meno di 200 abitanti per cui applausi per la scelta coraggiosa, considerato che qui, il pubblico, è quasi esclusivamente di passaggio.
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Si tratta dell’Osteria DaMa, dalle iniziali di nome e cognome dello chef che qui realizza il sogno di dare vita a un locale assieme alla sua compagna di vita: lui ai fornelli e lei in sala a coccolare i clienti. L’insegna si trova nel cuore del borgo, in una zona pedonale (segnaliamo che sulla strada principale che collega Varallo ad Alagna ci sono diversi comodi parcheggi da dove in tre minuti a piedi si raggiunge il locale), un luogo dall’atmosfera rustica e accogliente.
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Lo chef Danilo Massa, classe 1994, nasce a Borgomanero in provincia di Novara e frequenta l’alberghiero “G. Pastore” di Varallo Sesia (VC). Terminati gli studi, si sposta tra l’Italia e il mondo, coltivando numerose esperienze; tra le più importanti, quella al ristorante Pinocchio di Borgomanero sotto la guida di Piero Bertinotti, e a Novi Ligure al ristorante Santo Bevitore dell’hotel Corona.
A proposito dell’offerta gastronomica di Osteria DaMa, invece, è Danilo stesso a commentarla così: «Il menu è frutto della nostra passione per la cucina, ma anche di tutte le eccellenti materie prime che ci circondano. Amiamo conoscere il nostro prezioso territorio e i suoi piccoli produttori che intendiamo valorizzare in ogni singolo piatto; una proposta molto colorata e divertente perchè la cucina per noi è un gioco, ma un gioco serio». Tra i fornitori locali, per esempio, c’è il negozio di formaggi La Truna di Campertogno, il Birrificio Z’AM STEG di Mollia, il Caseificio Alta Valsesia di Piode, la Latteria di Alagna e la Macelleria Ottone di Scopello: un mosaico di delizie a km 0.
Danilo propone un menu degustazione a mano libera di cinque portate a € 65,00 al quale è possibile abbinare un pairing di 3 vini al calice a € 25,00 oppure di 5, a € 35,00. Alternativamente, menu à la carte composto da tre antipasti (16 euro l’uno), tre primi (18 euro), tre secondi (con prezzi che oscillano dai 16 a 26 euro) e, infine, tre dessert (9 euro).
Poi, per chiunque voglia immergersi nelle specialità locali a base di latte, è disponibile anche una selezione di tome de La Truna servite con miele e confetture (15 euro).
Naturalmente abbiamo lasciato carta bianca allo chef Danilo e anche a Olga per quel che concerne l’abbinamento vini.
Ecco i nostri assaggi.
Partiamo con una ricca selezione di stuzzichini di benvenuto, quindi Bignè ripieni al mascarpone d’alpeggio, Miaccia valsesiana farcita al vitello tonnato, Tartare di manzetta e bagna cauda, Cervello di vitello alla milanese con limone e prezzemolo e “Cuscino” di riso, mursin e salmerino marinato. Olga propone un calice di Alta Langa D.O.C.G. Metodo Classico Cantina Tomaso Gianolio che accompagnerà anche il primo piatto del menu.
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Come pre-dessert, un Omaggio a Piode: morbida crema di riso al miele e crumble alla salvia.
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