Cinquanta – Spirito Italiano: il cocktail bar di Pagani (Salerno) che sta facendo incetta di premi

Sono tre, ma nel cuore e nella mente di Alfonso Califano e Natale Palmieri sono quattro gli anni che festeggia il loro progetto Cinquanta – Spirito Italiano: bar all’italiana, stile anni ’50, che dal mattino fino a tarda sera anima la città di Pagani.

Un compleanno importante che racconta di una maturità raggiunta in brevissimo tempo, ma assolutamente evidente anche per i riconoscimenti italiani e internazionali conseguiti. Bar Rivelazione dell’anno nel 2021 per Bargiornale, nel 2022 e nel 2023 è tra i primi 200 bar al mondo per la classifica di 500 Top Bar e, oggi, nel 2024 è tra i migliori bar team d’Europa per gli Spirited Awards di Tales of the Cocktails.

Tante conferme per un locale che è un piccolo grande sogno nel cuore della provincia salernitana e non solo un bar con ottime colazioni e prosegue con pausa pranzo, aperitivi e piccoli piatti. Cinquanta è molto di più: è un fatto sociale, culturale e antropologico, in cui la passione di due giovani imprenditori, Alfonso per l’ospitalità e Natale per la miscelazione e ristorazione, diventano un volano per creare cultura, per riattivare un territorio con le sue luci e ombre, per dare occupazione e un obiettivo professionale a giovani di talento.

[[ima2]]Il bar di Pagani è un faro che brilla ben oltre i confini comunali o regionali, perché illumina e viene alimentato dalle risorse dell’Agro Nocerino ma, allo stesso tempo, si autoalimenta con il costante confronto e attenzione ai trend della mixology contemporanea.

Ciascuno dei trenta collaboratori di Cinquanta è investito del compito e della responsabilità di contribuire in modo attivo al successo del progetto, del comunicare un’idea diversa di bar alla comunità locale e, allo stesso tempo, di portare fuori dall’Italia la propria terra perché non ci si deve mai dimenticare da dove si è partiti, ma anzi rivendicarlo con orgoglio.

Questo radicamento nel territorio diventa uno degli spunti stessi del lavoro del team e, da questo mese per tutto l’anno, della nuova drinklist presentata in occasione dei festeggiamenti in un flashmob al mercato settimanale di Pagani.

[[ima3]]Baropoli, questo il titolo del nuovo menu, “ha richiesto svariati mesi di lavoro e ricerca”, racconta Alfonso. “L’attenzione ricade ancora una volta sul tema che il team ha deciso di approfondire: il banco e il suo ruolo nella società”. Il lavoro di squadra è il grande motore di tutto il progetto di Califano e Palmieri, lo “spirito” che attraversa ogni servizio e ogni momento della giornata grazie a un gruppo di lavoro, che si è andato consolidando in quel primo anno di mancata apertura nel 2020. L’attesa e la pandemia sono diventate occasioni per la preparazione, il rodaggio e la creazione dell’intesa tra i due patron, ma anche dei ruoli importanti di cui sono stati incaricati professionisti come Emanuele Monteverde, da bartender ora direttore di sala, ed Emanuele Primavera quale Bar Supervisor. Una concentrazione di talento dove la formazione dietro al bancone si accompagna spesso a una laurea universitaria e alla passione per lo studio e l’ospitalità a 360°, che diventa una vocazione a cui non si può non dare ascolto.

Le drinklist si trasformano così da mere liste di cocktail a occasioni per approfondimenti culturali, artistici da parte di Cinquanta e che viene poi riportato al cliente finale.

Baropoli è la massima espressione di quanto maturato in tre anni di lavoro e di contatto con la gente del luogo ovvero una riflessione sulla polis moderna, quale simbolo di incontri, dibattiti in piazze, mercati e centro commerciali oltre che le ben note piattaforme virtuali. Il mercato ne rimane il cuore pulsante dove le relazioni umane, i cambiamenti, le evoluzioni, la socializzazione sono gli attori principali esattamente come al bancone del bar.

[[ima4]]I drink, in particolare, esprimono le esperienze fatte in Italia e all’estero da Palmieri e dal suo team di bartender hanno voluto tradurre però in un linguaggio semplice. Essenzialità nell’elenco degli ingredienti, uno storytelling affascinante e concreto, ovvero basato su tecniche e lavorazioni sperimentate a lungo per ottenere i risultati di gusto e consistenze voluti.

“Baropoli è una dichiarazione d’intenti: il bar esiste ed ha senso solo dandogli vita fuori dalle mura della struttura-bar ed elevandosi a bar-comunità. Potrei parlarvi delle innumerevoli tecniche che abbiamo adoperato ma, in realtà, quello che ci interessa veramente è avere nuove storie da raccontare. Viviamo di quelle” ci tiene a precisare Emanuele Primavera che, insieme a Silvana Marsico – floor supervisor– hanno a cuore ciascun ospite e il racconto di ogni drink e piatto proposto nel menu.

Si aprono quindi le danze in un meraviglioso mercato dove i tulipani olandesi sono protagonisti di Tulipomania, un cocktail fresco in cui mele e pere sono presentate in un gioco di dolcezza e acidità in un miele e si accompagnano a Santa Teresa 1796 Rum e St. Germain. Si vola fino in Nuova Zelanda con Agave e Primizie, dove vengono coltivate insalate e cetrioli che ispirano un twist sul Gimlet a base di Altos Tequila, Italicus, misticanza e piselli. Si approda in Italia e si celebrano i prodotti locali con Casa Maria, la versione di Cinquanta del Bloody Mary con Grey Goose Vodka, pomodoro Casa Marrazzo, provola e basilico.

[[ima5]]Accanto a questa divertente drink list dove si propongono “cocktail to share” ovvero da condividere al tavolo, Cinquanta trova nella cucina e nelle idee di Alessandro Tipaldi: food blogger e autodidatta in cucina. La laurea in farmacia ne spiega la grande capacità di calibrare i sapori e di donare equilibrio anche ad ingredienti che, facilmente, potrebbero sfuggire di mano anche ai più abili e navigati colleghi. Il menu, fatto di piccoli piatti golosi e contemporanei, si compone di proposte sì internazionali ma con materie prime locali come il katsusando o i nuggets che nascondono un pollo allo spiedo goloso e speziato grazie alla paprika affumicata e alleggerito da un’ottima maionese al lime in accompagnamento. Mentre la tradizione italiana è ben rappresentata da risotti, pasta ma anche dai cannoli ripieni di ricotta vaccina fresca, che diventano la perfetta conclusione in abbinamento a Got Milk, un drink presentato come un cappuccino, dove permane la sensazione di latte e il carattere energizzante grazie a Barcelò Imperial Rum, Amaro Lucano, Liquore Autentico Trucillo e caffè.

Cinquanta – Spirito Italiano: il cocktail bar di Pagani (Salerno) che sta facendo incetta di premi

Sono tre, ma nel cuore e nella mente di Alfonso Califano e Natale Palmieri sono quattro gli anni che festeggia il loro progetto Cinquanta – Spirito Italiano: bar all’italiana, stile anni ’50, che dal mattino fino a tarda sera anima la città di Pagani.

Un compleanno importante che racconta di una maturità raggiunta in brevissimo tempo, ma assolutamente evidente anche per i riconoscimenti italiani e internazionali conseguiti. Bar Rivelazione dell’anno nel 2021 per Bargiornale, nel 2022 e nel 2023 è tra i primi 200 bar al mondo per la classifica di 500 Top Bar e, oggi, nel 2024 è tra i migliori bar team d’Europa per gli Spirited Awards di Tales of the Cocktails.

Tante conferme per un locale che è un piccolo grande sogno nel cuore della provincia salernitana e non solo un bar con ottime colazioni e prosegue con pausa pranzo, aperitivi e piccoli piatti. Cinquanta è molto di più: è un fatto sociale, culturale e antropologico, in cui la passione di due giovani imprenditori, Alfonso per l’ospitalità e Natale per la miscelazione e ristorazione, diventano un volano per creare cultura, per riattivare un territorio con le sue luci e ombre, per dare occupazione e un obiettivo professionale a giovani di talento.

[[ima2]]Il bar di Pagani è un faro che brilla ben oltre i confini comunali o regionali, perché illumina e viene alimentato dalle risorse dell’Agro Nocerino ma, allo stesso tempo, si autoalimenta con il costante confronto e attenzione ai trend della mixology contemporanea.

Ciascuno dei trenta collaboratori di Cinquanta è investito del compito e della responsabilità di contribuire in modo attivo al successo del progetto, del comunicare un’idea diversa di bar alla comunità locale e, allo stesso tempo, di portare fuori dall’Italia la propria terra perché non ci si deve mai dimenticare da dove si è partiti, ma anzi rivendicarlo con orgoglio.

Questo radicamento nel territorio diventa uno degli spunti stessi del lavoro del team e, da questo mese per tutto l’anno, della nuova drinklist presentata in occasione dei festeggiamenti in un flashmob al mercato settimanale di Pagani.

[[ima3]]Baropoli, questo il titolo del nuovo menu, “ha richiesto svariati mesi di lavoro e ricerca”, racconta Alfonso. “L’attenzione ricade ancora una volta sul tema che il team ha deciso di approfondire: il banco e il suo ruolo nella società”. Il lavoro di squadra è il grande motore di tutto il progetto di Califano e Palmieri, lo “spirito” che attraversa ogni servizio e ogni momento della giornata grazie a un gruppo di lavoro, che si è andato consolidando in quel primo anno di mancata apertura nel 2020. L’attesa e la pandemia sono diventate occasioni per la preparazione, il rodaggio e la creazione dell’intesa tra i due patron, ma anche dei ruoli importanti di cui sono stati incaricati professionisti come Emanuele Monteverde, da bartender ora direttore di sala, ed Emanuele Primavera quale Bar Supervisor. Una concentrazione di talento dove la formazione dietro al bancone si accompagna spesso a una laurea universitaria e alla passione per lo studio e l’ospitalità a 360°, che diventa una vocazione a cui non si può non dare ascolto.

Le drinklist si trasformano così da mere liste di cocktail a occasioni per approfondimenti culturali, artistici da parte di Cinquanta e che viene poi riportato al cliente finale.

Baropoli è la massima espressione di quanto maturato in tre anni di lavoro e di contatto con la gente del luogo ovvero una riflessione sulla polis moderna, quale simbolo di incontri, dibattiti in piazze, mercati e centro commerciali oltre che le ben note piattaforme virtuali. Il mercato ne rimane il cuore pulsante dove le relazioni umane, i cambiamenti, le evoluzioni, la socializzazione sono gli attori principali esattamente come al bancone del bar.

[[ima4]]I drink, in particolare, esprimono le esperienze fatte in Italia e all’estero da Palmieri e dal suo team di bartender hanno voluto tradurre però in un linguaggio semplice. Essenzialità nell’elenco degli ingredienti, uno storytelling affascinante e concreto, ovvero basato su tecniche e lavorazioni sperimentate a lungo per ottenere i risultati di gusto e consistenze voluti.

“Baropoli è una dichiarazione d’intenti: il bar esiste ed ha senso solo dandogli vita fuori dalle mura della struttura-bar ed elevandosi a bar-comunità. Potrei parlarvi delle innumerevoli tecniche che abbiamo adoperato ma, in realtà, quello che ci interessa veramente è avere nuove storie da raccontare. Viviamo di quelle” ci tiene a precisare Emanuele Primavera che, insieme a Silvana Marsico – floor supervisor– hanno a cuore ciascun ospite e il racconto di ogni drink e piatto proposto nel menu.

Si aprono quindi le danze in un meraviglioso mercato dove i tulipani olandesi sono protagonisti di Tulipomania, un cocktail fresco in cui mele e pere sono presentate in un gioco di dolcezza e acidità in un miele e si accompagnano a Santa Teresa 1796 Rum e St. Germain. Si vola fino in Nuova Zelanda con Agave e Primizie, dove vengono coltivate insalate e cetrioli che ispirano un twist sul Gimlet a base di Altos Tequila, Italicus, misticanza e piselli. Si approda in Italia e si celebrano i prodotti locali con Casa Maria, la versione di Cinquanta del Bloody Mary con Grey Goose Vodka, pomodoro Casa Marrazzo, provola e basilico.

[[ima5]]Accanto a questa divertente drink list dove si propongono “cocktail to share” ovvero da condividere al tavolo, Cinquanta trova nella cucina e nelle idee di Alessandro Tipaldi: food blogger e autodidatta in cucina. La laurea in farmacia ne spiega la grande capacità di calibrare i sapori e di donare equilibrio anche ad ingredienti che, facilmente, potrebbero sfuggire di mano anche ai più abili e navigati colleghi. Il menu, fatto di piccoli piatti golosi e contemporanei, si compone di proposte sì internazionali ma con materie prime locali come il katsusando o i nuggets che nascondono un pollo allo spiedo goloso e speziato grazie alla paprika affumicata e alleggerito da un’ottima maionese al lime in accompagnamento. Mentre la tradizione italiana è ben rappresentata da risotti, pasta ma anche dai cannoli ripieni di ricotta vaccina fresca, che diventano la perfetta conclusione in abbinamento a Got Milk, un drink presentato come un cappuccino, dove permane la sensazione di latte e il carattere energizzante grazie a Barcelò Imperial Rum, Amaro Lucano, Liquore Autentico Trucillo e caffè.

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