BOB FEST 2024: la Calabria non è mai stata così buona

Ciascun artigiano può scegliere di essere tale senza relazionarsi col mondo esterno, restando concentrato sulla propria arte, confinato nel proprio habitat creativo. Ma a cosa gioverebbe una simile separazione? Senza pensarci troppo, a poco e niente.

Ecco perché Roberto Davanzo, patron e pizzaiolo di Bob Alchimia a Spicchi, pizzeria a Montepaone (Catanzaro) – che conduce con il supporto dalla sua metà, Anna Rotella – diversi anni fa lancia per la prima volta il format BOB Fest, un’occasione per aprire le porte di casa e accogliere amici pizzaioli da tutta Italia, artigiani del gusto come lui, ma anche comunicatori del mondo pizza, pasticcieri, vignaioli, e lo fa, oltre che ispirato dal desiderio di riproporre un appuntamento ad alto tasso di godimento per i foodies made in Calabria (e non solo), in memoria del papà, schiudendo la preziosa opportunità di supportare la ricerca per il cancro, alimentando un vero e proprio senso di comunità che si sviluppa attorno al cibo: dal cuore del singolo, al bisogno degli altri.

[[ima2]]

Questo però è solo l’embrione di quanto ci prepariamo a vivere tra poco più di una settimana a non molti km da Montepaone: destinazione Calabria, destinazione BOB FEST 2024.

Prendete nota, dunque, perché domenica 30 giugno e lunedì primo luglio, gli occhi dell’Italia “da mordere” saranno interamente puntati su questa magnifica regione, la cui bellezza ancora troppo silente è finalmente destinata a splendere, a essere assaporata percorrendo luoghi unici, i quartieri generali di questa edizione del festival.

Non solo: grazie al sostanzioso palinsesto messo a punto da Roberto e della sua strepitosa squadra, sarà proprio questa terra a diventare la casa di una fitta schiera di pizzaioli, chef, pasticcieri e bar tender provenienti da ogni angolo del Buon Paese. Ospiti, certo, ma prima ancora amici, la Band of Brothers si ritroverà – per cominciare – domenica 30 giugno, a partire dalle ore 19.00, all’interno del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium a Borgia, in provincia di Catanzaro, concesso dalla Direzione Regionale Musei Calabria.

[[ima3]]

Una superficie maestosa, immensa, impregnata di Storia, entro la quale muoveranno e creeranno i più grandi maestri degli impasti, una moltitudine di chef che ci porteranno alla scoperta di tradizioni da ogni dove, e poi gli esperti dello street food, i big dell’irresistibile pasticceria italiana. Qualche nome? Impossibile citarli tutti – sono tantissimi -, ma intanto hanno risposto all’appello Alfio Ghezzi, Sarah Cicolini, Antonio Biafora, Caterina Ceraudo, Edoardo Traverso, Gianfranco Pascucci, Luca Abruzzino, Eugenio Roncoroni, Massimiliano Prete, Lorenzo Sirabella, Riccardo Paglia, Roy Caceres, e ancora e ancora e ancora molti altri.

[[ima4]]

A ciascuno di essi verrà affidata una postazione dove proporranno un loro piatto in versione cibo da strada; poi, tanti e tanti stand dedicati alle eccellenze gastronomiche locali, talk, masterclass, musica dal vivo, il tutto compreso in un unico biglietto d’entrata (proposto al costo di 125€/ 100€ in prevendita; il ricavato sarà devoluto alla ricerca oncologica sostenuta dalla Fondazione AIRC con un contributo di 5€ per ogni biglietto venduto).

[[ima5]]

Si prosegue l’indomani con un rigenerante passaggio al Glauco Beach Club di Soverato per un brunch in riva al mare, per approdare alla serata conclusiva del Festival. Questa volta ci spostiamo presso la splendida Tenuta delle Grazie a Curinga, in provincia di Catanzaro, per la cena di gala a cura di una pletora di stelle calabresi, a cui si uniscono Alfio Ghezzi, Gianfranco Pascucci, ma anche la pizza di Jacopo Mercuro, re della scrocchiarella romana, e di Massimiliano Prete, fino alle dolcezze senza tempo del maestro Gino Fabbri, pasticciere a Bologna.

«Quest’anno abbiamo scelto di fare le cose in grande – commenta Davanzo – perché la Calabria ha bisogno di essere illuminata, vissuta e noi giovani dobbiamo esserne il motore. È una terra in costante fermento, eppure c’è solo una parziale consapevolezza di quanto sia in grado di offrire, dell’ampiezza della sua proposta gastronomica o degli strepitosi talenti che hanno deciso di investire in questo territorio – quasi tutti giovanissimi, ragazzi in gamba, ma soprattutto coesi, ciascuno pronto a valorizzare il lavoro altrui condividendo – senza gelosie – pensieri e competenze, fino al desiderio comune di coinvolgere assieme a loro, anche il resto d’Italia, in coro per una giusta causa».

Il buono che origina il buono, che sia il sapore di un piatto ben riuscito, il piacere della scoperta di una terra straordinaria o la volontà di offrire un futuro migliore a chi convive con il dolore e la malattia, favorendo e supportando in ogni forma possibile la ricerca che ha come diretta alleata, non dimentichiamolo, una corretta alimentazione. E l’alimentazione, il nutrimento, il cibo, sono a loro volta ancorati al concetto di convivialità, condivisione e, perché no, bellezza. Tutto ciò che ci prepariamo a vivere i prossimi 30 giugno e primo luglio con il BOB FEST 2024: la Calabria non è mai stata così buona!

Comments are closed.