Ugly cake: la torta brutta ma buona, con frasi simpatiche che spopola sul web
Colorata, allegra e caratterizzata da battute ironiche: avete mai sentito parlare della ugly cake? Impossibile non averla vista comparire nel feed di Instagram almeno una volta, con i suoi colori sgargianti, le decorazioni appariscenti e frasi autoironiche e di impatto. Hanno spopolato in Italia grazie alla food creator Veronica Boienti, e il loro successo è dovuto non tanto all’estetica della torta in sé, quanto alla bontà dell’impasto e all’ironia di chi le prepara.
Perfette per feste di compleanno e celebrazioni di ogni tipo, si chiamano “torte brutte”, ma così brutte alla fine poi non sono. E allora perché sono soprannominate così? In questo articolo vi svelo la ricetta e la filosofia della torta più virale di Instagram. Prima, però, vediamo più nel dettaglio la loro storia e scopriamo a cosa è dovuto il loro successo!
Storia e origini della ugly cake: chi l’ha inventata?
Inventate nel 2020 da Veronica Boienti, food creator della provincia di Milano classe 1995 e figlia di panificatori, le ugly cake si potrebbero considerare eredi delle famose vintage cake americane. In questo caso, però, all’eleganza decorativa di una torta multistrato ricoperta da ciuffi di crema al burro, si aggiunge una frase ad effetto, che spiazza. Ed è proprio in espressioni come: “non è solo oro quel che luccica, a volte sono io”, “non voglio soluzioni, voglio solo lamentarmi”, “never too old to be capricciosa”, o ancora “vado a farne un dramma e torno” che si racchiude infatti il successo di queste coloratissime torte.
Ironiche, quindi, ma anche pungenti e fortemente attuali: da progetto start up nato ad Arese (Milano), le torte brutte diventano così un vero e proprio trend. I feed di Instagram ne sono stati completamente invasi, grazie al profilo “Ugly Cakes” che oggi conta con ben 199 mila follower. Ma a cosa si deve il loro rapido successo? Vediamo più nel dettaglio quali sono le declinazioni di questo nuovo paradigma della pasticceria!
La filosofia delle ugly cake: perché si chiamano torte brutte?
Si chiamano torte brutte, ma alla vista così brutte non sono. Perché allora questo nome? La filosofia di Veronica Boienti deriva da una massima di Miuccia Prada, che ama definire come il suo spirito guida: “Il brutto è attraente, il brutto è eccitante. Per me la ricerca del brutto è più interessante dell’idea borghese di bellezza. E perché? Perché il brutto è umano”.
Con Veronica finisce quindi l’era del cake design dell’alta pasticceria, dove l’unica cosa che conta è il raggiungimento della perfezione, e si lascia spazio a una sperimentazione in cucina che si pone come scopo quello di lanciare un canone di bellezza differente. Quale? La parola chiave è: ironia.
Quante volte vi è capitato di alzarvi la mattina dopo aver dormito male, di uscire dal lavoro dopo una giornata stressante, di notare qualche brufolo in faccia… e di sentirvi improvvisamente brutti? Alla fine, il concetto alla base di queste torte non è poi così lontano dallo spirito autoironico di cui spesso ci si fa portavoce per superare questi momenti. Così Veronica Boienti sceglie di non fare un dramma se la torta presenta qualche ciuffo di crema fuori posto personalizzandola con frasi graffianti a effetto. L’obiettivo: spingere le persone a prendersi un po’ meno sul serio.
Ma adesso che abbiamo capito qual è la filosofia della ugly cake, vediamo tutto quello che serve per realizzarla e scopriamo passo passo la ricetta!
Ugly cake: la ricetta
Realizzare la ugly cake non è complicatissimo, ma nemmeno così facile. È necessario avere un po’ di manualità con la sac à poche, sapersi destreggiare con le creme e il taglio del pan di spagna. Ma non preoccupatevi, perché con un po’ di pazienza e seguendo passo passo la ricetta riuscirete a prepararne una a regola d’arte, anche se con qualche imperfezione. Del resto, si chiama pur sempre “torta brutta”! Avete già pensato alla frase che vorreste scriverci come decorazione? È il momento di mettersi all’opera!
Ingredienti
Per la base
- 160 gr di yogurt bianco
- 120 gr di latte
- 10 gr di succo di limone
- 250 gr di olio di semi di mais
- 2 uova
- 5 gr di aceto bianco
- 370 gr di farina 00
- 7 gr di bicarbonato
- 300 gr di zucchero bianco
- un pizzico di sale
- q.b. di aroma alla vaniglia
Per il frosting
- 500 gr di mascarpone
- 350 gr di formaggio spalmabile
- 200 gr di zucchero a velo
- 600 gr di panna fresca
- q.b. di colorante in gel di due colori a scelta
Per la farcitura
- 200 gr di fragole
Procedimento
- Per prima cosa, preriscaldate il forno a 180 gradi.
- Quindi preparate il latticello: versate in una ciotola lo yogurt bianco, il latte e il succo di limone e mescolate con una frusta a mano.
- Coprite e fate riposare il composto per circa 30 minuti a temperatura ambiente.
- Trascorso il tempo, unite il resto degli ingredienti liquidi: l’olio di semi, le uova, l’aceto e la scorza di limone. Amalgamate bene.
- In una ciotola a parte, setacciate la farina con il bicarbonato, quindi unite lo zucchero, il pizzico di sale e amalgamate con una frusta.
- Unite gli ingredienti liquidi con le polveri e mescolate per un paio di minuti con le fruste elettriche (o con la frusta a mano), fino a ottenere un composto liscio e uniforme.
- Imburrate e rivestite di carta forno una tortiera di 20 cm di diametro, quindi versate all’interno tutto l’impasto e fate cuocere per circa 35 minuti (fate la prova stecchino: se dopo averlo infilato all’interno della torta risulterà asciutto, significa che è pronta).
- Una volta che la torta sarà pronta sfornatela, fatela raffreddare e dedicatevi al frosting: versate tutti gli ingredienti all’interno di una ciotola o in una planetaria, e iniziate a montare aiutandovi con delle fruste elettriche per un paio di minuti (l’impasto non dovrà risultare del tutto montato, ma ancora morbido).
- Dividete l’impasto ottenuto in quattro ciotole diverse. Nella prima ciotola non mettete il colorante, lasciate in bianco e montate finché non assumerà una consistenza ben compatta. Questa parte costituirà la farcitura interna della torta.
- Nella seconda ciotola versate delle gocce del primo colorante, quindi amalgamate con un lecca pentole fino a far addensare il composto (in questo caso non sarà necessario usare le fruste elettriche). Se dovesse risultare troppo compatto, allungatelo con un po’ di latte.
- Fate lo stesso con la terza ciotola, aggiungendo questa volta un po’ più di colorante in modo da creare una gradazione di colore più intensa.
- Infine, mettete il secondo colore che avete scelto nell’ultima ciotola: questo vi servirà per la scritta.
- Una volta che avrete pronti tutti e quattro i composti, riempite delle sac à poche (usate la bocchetta liscia del diametro di 1 cm per i primi due composti, quella rigata per il terzo e la bocchetta dal diametro più piccolo che avete per l’ultimo).
- Quando la torta si sarà raffreddata, tagliatela a metà in modo da creare due dischi, quindi farcitela con il frosting bianco e le fragole.
- Chiudete con il secondo disco e ricoprite tutta la torta con il secondo frosting. Livellatelo bene aiutandovi con una spatola.
- Con il terzo frosting, decorate la circonferenza superiore e inferiore della torta con dei ciuffetti o delle roselline. Liberate la fantasia!
- Infine, con l’ultima sacca à poche, scrivete al centro della torta la scritta che avete scelto per la vostra ugly cake.
Alcune frasi da cui prendere ispirazione:
- “Anche secondo me è come dico io”
- “Tanto non li dimostro”
- “Io non invecchio, salgo di livello”
- “Potrei sbagliarmi ma dubito”
- “22 ma mi chiedono ancora il documento”
- “Vorrei una torta, non la tua opinione”
- “30 anni di 5 minuti e arrivo”
E voi avete mai preparato una ugly cake? Sareste curiosi di provarci?
Immagine in evidenza di: Alexandra Petromarkov/shutterstock
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